Investimenti per circa 45 milioni di euro ed una possibile ricaduta occupazionale stimata tra le 400 e le 600 unità: sono alcuni dei numeri forniti questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, dal presidente del Consorzio Industriale del Vastese, Fabio Giangiacomo, in ordine alle iniziative produttive progettate nel territorio cui l'ente ha dato il suo 'via libera'. Nel particolare sono 70 le assegnazioni di aree decise dal Consorzio cui, in una successiva fase, dovranno seguire le licenze edilizie di competenza delle amministrazioni comunali e dunque la messa in pratica dei progetti. Nelle aree territoriali considerate la parte del 'leone' la recita l'agglomerato di San Salvo (con più della metà delle iniziative), seguito da Punta Penna di Vasto, la zona della Val Sinello di Gissi ed infine Cupello, Pollutri e Fresagrandinaria. Nuove iniziative imprenditoriali che vertono soprattutto sul piano della logistica (trasporti), ma anche servizi, settore agroalimentare e ricettività turistica (alberghi, struttura per camperisti e affittacamere). Oltre 900 le delibere approvate, tutte all'unanimità, sottolinea Giangiacomo che pone in evidenza, assieme al vice presidente Nicola Del Prete ed al componente del Cda Manuele Marcovecchio, la valenza e la responsabilizzazione del personale interno, ''che - dice - abbiamo cercato di valorizzare il più possibile, anche e soprattutto riducendo gli incarichi esterni''. Tra i lavori portati avanti, alcuni dei quali già conclusi, ricordato il dragaggio del bacino portuale di Punta Penna, il piano regolatore del porto che ne prevede l'ampliamento, la realizzazione dell'autoporto a San Salvo e gli interventi per la viabilità nelle aree industriali di piana Sant'Angelo a San Salvo, di Punta Penna a Vasto e della Val Sinello a Gissi. Sulle recenti polemiche che hanno animato il dibattito attorno al ruolo del Consorzio negli ultimi giorni un breve accenno: ''Il sistema produttivo, con i risvolti legati al problema dell'occupazione e della tutela dell'ambiente - rimarca Giangiacomo - è tornato al centro del dibattito, ma il dibattito politico deve essere comunque all'altezza dell'importanza del problema''. Infine la considerazione: ''Quando siamo entrati in azione con le crisi Denso e Golden Lady, ormai rientrate - ora che c'è maggiore speranza non dobbiamo dimenticare che ciò è soprattutto frutto di quella straordinaria comunità umana che è l'impresa, composta da dirigenti, operai e datori di lavoro che nella nostra zona sono di ottima qualità''.