Dai responsabili del sito vastesi.com riceviamo e pubblichiamo: ''Crediamo che l'inserimento del dismesso tracciato ferroviario e della ex Stazione ferroviaria nella perimetrazione del Parco della Costa teatina sia cosa opportuna e vantaggiosa per tutta la città. A tal fine auspichiamo che il Comune di Vasto proceda al più presto a tale delimitazione, anche nella previsione della definitiva assegnazione delle stesse al patrimonio comunale. In tale ultima prospettiva, chiediamo si attivi l'iter amministrativo relativo all'ottenimento dei fondi necessari presso il Ministero dell'Ambiente, al fine dell'acquisizione dell'ex Stazione ferroviaria. Consapevoli dei tempi burocratici necessari all'ottenimento degli stessi, avanziamo proposta all'Amministrazione comunale di Vasto di richiedere alle Ferrovie dello Stato, per il tramite della sua fiduciaria METROPOLIS - Società per le valorizzazioni e diversificazioni patrimoniali s.p.a.-, la disponibilità a concedere, in comodato d'uso gratutio, l'immobile rappresentato dall'ex Stazione ferroviaria sito in Piazza Fiume di Vasto Marina. Il dismesso tracciato ferroviario rappresenta un percorso lineare che potrebbe ben collegare Vasto Marina alle zone di costa su cui insistono gli scorci più belli della costa vastese: località Trave, Casarza, Canale, San Nicola, fino alla Riserva Naturale di Punta Aderci. Verosimilmente, il tracciato verde farebbe della nostra città la 'capitale' dell'istituendo Parco Nazionale della Costa Teatina. Un progetto che già coinvolge direttamente altri comuni, quali Ortona, San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Torino di Sangro, Casalbordino e San Salvo. Settanta chilometri di costa per incentivare il turismo, l'economia, l'agricoltura, nell'alveo di quella cultura ambientale che fa della nostra regione la Regione Verde d'Europa. Sono anni che il territorio del vastese viene rappresentato come un'area geografica mai valorizzata in ordine alle sue potenzialità turistico-ambientali e troppo spesso le nostre popolazioni sono ritenute incapaci di un impegno vero e costante. Ebbene, oggi Vasto ha la possibilità di recuperare il tempo perduto a partire dall'acquisizione pubblica delle aree sopra definite. Con il passar del tempo, tali aree si stanno configurando come abbandonate: le erbacce ne hanno invaso buona parte ed i rifiuti stanno prendendo il posto della macchia mediterranea. Sono questi i motivi che ci spingono a richiedere attenzione e a proporre al sindaco, Luciano Lapenna, la soluzione avanzata. In un clima di collaborazione, critica e costruttiva, abbiamo inviato al sindaco della città una bozza del contratto di Comodato d'uso e della Delibera ad esso propedeutica, redatta grazie al contributo di Massimo Desiati''.