Nuovo Dpcm in arrivo: stop spostamenti tra regioni dal 21/12 al 6/1, tutti a scuola dal 7/1

L'obiettivo è piegare la curva evitando il lockdown generale

redazione
03/12/2020
Attualità
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Entro questa sera la firma di Conte sul nuovo Dcpm. E’ certo, Natale e Capodanno, lo passeremo blindati, dentro i confini comunali e, dal 21 dicembre al 6 gennaio, ci sarà il blocco degli spostamenti tra le Regioni e il divieto di raggiungere le seconde case. Con il nuovo decreto legge Covid, che sarà in vigore dal 4 dicembre al 15 gennaio, verrà confermata la stretta del governo sulle festività, per avere la massima protezione verso una possibile terza ondata di contagi.

Le lezioni in presenza per gli studenti delle scuole superiori ci saranno dal 7 gennaio, ma è prevista una flessibilità nell’organizzazione dell'attività didattica, in modo che il 100 per cento delle attività sia svolta tramite il ricorso alla didattica digitale integrata e che, al 50 per cento della popolazione studentesca sia garantita l'attività didattica in presenza.

La curva dei contagi si abbassa e venerdì il ministro della Salute Roberto Speranza, sulla base del monitoraggio settimanale, firmerà le nuove ordinanze che da domenica potrebbero rendere più gialla l'Italia, facendo passare probabilmente anche l’Abruzzo da zona rossa ad arancione e altre regioni da arancione a gialla. Ma la cautela resta massima.

E' confermata la divisione delle regioni in tre fasce, con coprifuoco in tutta Italia alle 22.00 alle 5.00 del giorno successivo, e dalle ore 22.00 del 31 Dicembre fino alle ore 7.00 del 1° Gennaio 2021. I ristoranti saranno chiusi in zona gialla alle 18. Dal 21 dicembre non ci si potrà spostare tra Regioni e province autonome se non per lavoro, salute e "situazioni di necessità", oltre che per tornare nella propria residenza, domicilio o abitazione. Tutti coloro che arrivano in Italia dai paesi extra Schengen dovranno rimanere in quarantena per 14 giorni presso l'abitazione o la dimora indicata.

Nelle prossime ore spetterà alle Regioni esprimere un giudizio sulle misure del governo.

 

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