Sollecitano il recepimento della legge regionale per il recupero e la valorizzazione dei Trabocchi, al fine di trasformare le antiche macchine da pesca in ristoranti. E’ di questo tenore la richiesta che i concessionari degli otto Trabocchi presenti lungo la costa vastese hanno inoltrato al sindaco di Vasto, Francesco Menna, e ai dirigenti della sezione Urbanistica e del settore Demanio, Stefano Monteferrante e Luca Mastrangelo.
Se il loro invito dovesse essere accolto le antiche macchine da pesca verrebbero convertite, in nome dello sviluppo turistico e come è già successo in altre località costiere del Chietino, in ristoranti sull’acqua, delle dimensioni previste dalla legge regionale n.7 del 10 giugno 2019.
Cioè fino ad un massimo di 160 metri quadri di piattaforma, 50 metri quadri per bagni, ripostigli ed eventuale cucina, con una ricettività massima di 60 persone “che tiene conto della necessità”, sottolineano i traboccanti, “di poter accogliere i visitatori provenienti da un autobus turistico, sia che essi usufruiscano della struttura per la ristorazione, sia per una visita didattico-culturale o per una semplice dimostrazione dell’utilizzo della macchina da pesca”.
Fin qui la richiesta dei concessionari e dei Consorzi turistici sulla quale si è aperta una discussione all’interno della maggioranza di centrosinistra, divisa tra chi vorrebbe recepire tout cour le disposizioni regionali del 2019 e chi, invece, e chi invece vorrebbe a porre dei limiti soprattutto sulle dimensioni. Favorevole al recepimento della legge regionale – che fissa in 2mila metri quadrati comprensiva di specchio acqueo e di strutture la superficie massima occupata – è invece il centrodestra che ha presentato una proposta di delibera che prevede anche delle modifiche alle norme tecniche del piano del demanio marittimo comunale.
L’argomento è approdato all’esame della Commissione Assetto del Territorio che si è riunita nei giorni scorsi, tramite piattaforma informatica per via delle disposizioni anti Covid.
“Gli uffici hanno sollevato una serie di dubbi e di problematiche”, spiega il presidente dell’organismo consiliare, Marco Marra (Pd), “l’ipotesi che è venuta fuori dalla discussione, che è ancora aperta, è di un regolamento sui Trabocchi. Non siamo contrari alla ristorazione nelle antiche macchine da pesca, ma vogliamo ascoltare tutti. Proprio per questo ho deciso di convocare un incontro della Commissione allargato alle organizzazioni di categoria, come Cna, Confcommercio e Confesercenti e alle associazioni riconosciute a livello nazionale. Mi riferisco ad Italia Nostra, Arci, Fai, Cai, Unesco, Wwf e Legambiente. L’incontro si terrà da remoto. Sarà l’occasione per ascoltare tutti”, conclude Marra.