Raccolta differenziata? Nemmeno l'ombra. Si allungano, a Vasto, i tempi per l'avvio del servizio di ritiro porta a porta dei rifiuti. Gennaio, che avrebbe dovuto essere il mese della sperimentazione, è trascorso senza che la campagna pubblicitaria, né i primi incontri con i cittadini nei quartieri fossero intavolati. E così, Vasto rimane ancora al palo riguardo al riciclaggio dell'immondizia. Che non è mai stato attuato. Nemmeno quando, nel 1987, 21 anni fa, sono state sistemate agli angoli delle strade le prime campane per la raccolta del vetro e della carta. Bisognerà aspettare la convocazione del prossimo Consiglio comunale per il via ufficiale. Il passaggio in aula non è obbligatorio, ma il sindaco, Luciano Lapenna, intende far esaminare il provvedimento a tutti i gruppi politici. Serviranno, nel 2008, 700 mila euro, frutto dell'aumento del 15% della Tarsu (tassa sui rifiuti solidi urbani) perché il porta a porta diventi realtà: bisognerà comprare nuovi mezzi da affidare in dotazione alla ''Pulchra'', la società mista che si occupa della raccolta dei rifiuti ed è controllata a maggioranza dal Comune di Vasto, ed avviare la campagna informativa, che si svolgerà attraverso manifesti e spot pubblicitari, ma soprattutto con incontri in tutti i quartieri, nelle scuole e nei condomini più grandi. Saranno necessari, prima di partire a pieno ritmo, due mesi di sperimentazione. Alle famiglie vastesi verranno consegnati secchielli e sacchetti di colore diverso per suddividere l'umido dal secco e la plastica dalla carta, dalle lattine e dai medicinali. La città verrà suddivisa in 4 grandi aree. I tempi, in ogni caso, si sono allungati ancora una volta. Sarebbe ora di cominciare, visto che Vasto in questo campo è ancora ferma all'anno zero.