Recuperare l'area dell'ex stazione ferroviaria di Vasto Marina: questione ineludibile a giudizio dell'ex assessore regionale all'Ambiente, esponente vastese de La Destra, Massimo Desiati. ''Un recupero - dice Desiati - che si inserisce perfettamente nel discorso relativo all'acquisizione ed utilizzo pubblico dell'ex tracciato ferroviario, già di per sé individuato quale elemento costitutivo del Parco naturale della Costa teatina''. La struttura, oggi in degrado e abbandonata a ricettacolo di rifiuti, potrebbe essere favorevolmente recuperata per molti utilizzi pubblici, sociali e di servizio al turismo ma, per far questo, bisogna prima acquisirla al patrimonio pubblico, verosimilmente comunale, e idearne progettualmente la destinazione. ''L'amministrazione comunale - aggiunge - dovrebbe presto predisporre una delibera d'intenti, nella quale si dichiari l'interesse del Comune all'acquisizione al proprio patrimonio dell'area individuando i percorsi al fine di ottenere gli idonei finanziamenti''. La Regione Abruzzo, ricorda ancora l'ex assessore, si è dotata di due leggi: la prima ''Istituzione del Sistema delle aree protette della Costa Teatina e della Riserva Naturale regionale '', la seconda ''Disposizioni urgenti per la tutela e la valorizzazione della Costa Teatina''. Ambedue fanno riferimento a fondi per il recupero del tracciato ferroviario ma, alle previsioni di spesa, non sono seguite le necessarie appostazioni finanziarie nei relativi capitoli di bilancio. Da qui la dimostrata indisponibilità della Regione Abruzzo a finanziare il recupero del tracciato ferroviario. ''Per Vasto acquisire, al proprio patrimonio, almeno la dimessa stazione ferroviaria di Vasto Marina è essenziale e le risorse necessarie a tale scopo potrebbero giungere dal Ministero dell'Ambiente proprio per la destinazione 'naturalistica' che al tracciato ferroviario si dichiara di voler dare nella legge regionale istitutiva della Riserva naturale. Detti fondi dovrebbero essere trasferiti dal Ministero all'Ambiente alla Regione Abruzzo ed essere inseriti nel capitolo del Bilancio regionale intitolato ai Parchi e Riserve naturali o in quelli di cui ad una delle due leggi regionali menzionate. Importante è che, nell'atto di trasferimento dei fondi, sia contenuta la precisa finalizzazione dell'acquisizione dell'immobile e dell'area così definita al patrimonio pubblico del Comune di Vasto. Contestualmente - conclude Desiati - il Comune, dovendo procedere alla conterminazione dei confini di quella parte del proprio territorio che ritiene di dover inserire nel ''Parco nazionale della costa teatina'', dovrà, ovviamente, ricomprendere l'area e l'immobile dell'ex Stazione ferroviaria nella zona da circoscrivere a tale scopo. Per ottenere tale risultato è indispensabile si configuri una volontà politica omnicomprensiva delle sigle dei vari partiti che compongo il panorama cittadino e regionale ma si ritiene che il valore dell'obiettivo valga lo sforzo di condivisione''.