Dovranno recarsi tutti nella sede Asl di Chieti i cittadini che devono sottoporsi alle visite per il rinnovo della patente e che sono residenti nel territorio di competenza della Asl 02 Lanciano Vasto Chieti. Il servizio, infatti, è interrotto dal 31 luglio e sembra che per ora non sarà ripristinato.
“Un enorme passo indietro verso quelle prestazioni di prossimità che la Asl dovrebbe offrire a tutto il territorio e che con l’approvazione di una nostra risoluzione nella passata legislatura, a prima firma Smargiassi, eravamo riusciti a garantire soprattutto ai cittadini più anziani delle aree interne”, commentano i consiglieri regionali del M5S Pietro Smargiassi e Francesco Taglieri.
"In un momento in cui le disposizioni ministeriali e, soprattutto, il buon senso impongono il divieto di assembramento - continuano Smargiassi e Taglieri -. Ci chiediamo come mai il direttore della Asl 02 Thomas Schael e l’assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì abbiano deciso di tornare indietro sospendendo un servizio così utile. Il risultato raggiunto era stato molto apprezzato dagli utenti: potersi recare nella sede Asl più vicina alla propria abitazione garantisce, soprattutto ai residenti in località dell’entroterra, un servizio di prossimità ed evita la formazione di inutili code ed interminabili attese con il rischio, concreto, di vedersi rinviata ad altra data la visita per il rinnovo della patente. Senza contare l’inutile creazione di assembramenti che, proprio per le persone più anziane e affette da patologia, sono potenzialmente pericolosi. Grazie al M5S si è creato un servizio virtuoso ma che oggi inspiegabilmente è stato eliminato. Tanto che gli utenti con visite già prenotate a Lanciano, Vasto e Ortona si sono visti chiamare dalle segreterie Asl per annullare gli appuntamenti e ri-fissarli nella sede teatina”.
“Ancora una volta - rimarcano i due consiglieri regionali - dobbiamo ritenere nulle le parole dell’assessore Verì a cui abbiamo sollevato la problematica appena paventato il rischio di interruzione del servizio, come poi si è verificato dal 31 luglio. Alle nostre sollecitazioni ci rassicurò sulla sua volontà di mantenere attive le prestazioni nelle Asl cittadine. Ma tutto è ancora fermo e ci chiediamo, a questo punto, su che basi, visto che non c’è nessun atto ufficiale che annulli il documento approvato grazie al M5S dall’intero Consiglio regionale già nel 2015. Ci spiace constatare – concludono Smargiassi e Taglieri – come ancora una volta il direttore della Asl e l’assessore Verì agiscano senza pensare alle reali esigenze del territorio che, ognuno per le proprie aree di competenza, dovrebbe invece tutelare garantendo un servizio sanitario pubblico degno di un Paese civile. Non vorremmo che questo sia l’ennesimo tassello verso un disegno più ampio per una centralizzazione dei servizi nel capoluogo di provincia lasciando indietro gli altri territori. Tornano in mente tutte quelle belle parole dell’assessore in quota Lega quando parlava di valorizzare la medicina del territorio, parole che però sono state costantemente disattese dai fatti”.