Sta per ripartire anche l’attività nelle università, dopo il lungo periodo di lockdown, secondo le indicazioni fornite dal ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi con il Decreto del 6 agosto, per le ordinarie attività didattiche e di ricerca in presenza, relative al primo semestre del prossimo anno accademico.
Si parla di modalità mista per le lezioni. Tutte le volte che sarà possibile le lezioni verranno svolte sia in presenza sia online, attraverso una modalità «mista» fruibile in presenza ma anche da remoto. Un vantaggio per i tanti studenti extraregionali e ancora quelli con particolari patologie per i quali è sconsigliata la ripresa delle attività in presenza. In questo modo verrà ridotto il numero di studentesse e studenti presenti alle lezioni per salvaguardare il distanziamento di sicurezza anti Covid.
Ovviamente chi presenta sintomi di infezioni respiratorie acute come febbre, tosse o raffreddore, categoricamente non potrà frequentare le lezioni. Tra le indicazioni: la responsabilità della rilevazione della temperatura corporea sarà individuale; la mascherina andrà indossata sempre, sia in aula, sia nei laboratori e negli spazi comuni; negli atenei sarà predisposta la cartellonistica con tutte le necessarie indicazioni; nelle aule ci si potrà sedere occupando solo le postazioni permesse ed evidenziate da apposite indicazioni e ci sarà un sistema di prenotazioni per partecipare alle lezioni; in entrata e uscita saranno predisposti percorsi separati per minimizzare il pericolo di assembramenti e contatto fisico, saranno predisposti appositi distributori di soluzioni igienizzanti per l’opportuna e frequente igienizzazione delle mani.
Si vuole garantire il diritto dello studio a tutti gli studenti, anche a quelli che per il momento non avranno la possibilità di accedere alle lezioni in presenza, scongiurando la fuga dei fuori sede.