''E' soltanto la controprova di quanto l'ambientalismo di sinistra sia fatto di demagogia e di vacuità. La Regione Abruzzo, la tanto declamata regione verde d'Europa, riesce di sé a dare l'esempio della più meschina politica parolaia! Le roboanti affermazioni di impegno di protezione e valorizzazione ambientali della costa teatina si rivelano grossolane bugie nel momento in cui è necessario mettere, nero su bianco, la volontà amministrativa vera di chi ha creato per anni aspettative oggi tradite''. Ad affermarlo è Massimo Desiati, esponente vastese de La Destra, in riferimento ai mancati finanziamenti sul recupero delle aree di risulta ferroviarie dismesse in vista della creazione del Parco nazionale della Costa Teatina. ''Vengono varate - aggiunge Desiati - leggi e progetti di recupero che restano sulla carta! Si fanno lavorare commissioni, sottocommissioni, consigli di enti Locali, si cercano spazi di condivisione politico-amministrativa in una materia così delicata perché inerente la programmazione territoriale, l'urbanistica, il marketing territoriale, si cerca di superare ostacoli determinati dai vincoli che ne derivano per i privati in ordine all'utilizzazione dei loro terreni, si modificano pianificazioni in virtù di principi, anche giusti, di utilizzo pubblico di aree dismesse al fine di assecondare, valorizzandole, vocazioni il cui risvolto economico dovrà impegnare capitali per nuovi investimenti, ci si impegna con il Governo nazionale nel dar corso, addirittura, a proprie leggi e poi la Regione si tira indietro, candidamente, facendo mancare le risorse indispensabili, e pur promesse, per far le iniziali acquisizioni proprio di quei territori individuati per i progetti di recupero ambientale e per la costituzione di nuove riserve naturali! Niente soldi per la Costa teatina! Niente soldi per l'acquisizione delle aree dimesse dalle ferrovie, niente pista ciclabile, niente valorizzazione dei luoghi di pregio naturalistico per lo sviluppo turistico! 'Abbiamo scherzato' sembra dire la Regione Abruzzo non facendo alcuna previsione di impegno finanziario per la tanto declamata costa teatina, con i suoi trabocchi, i suoi biotopi da preservare, le sue rare specie animali e chi più ne ha ne metta. Quella del centrosinistra abruzzese - conclude Desiati - è una classe politica inesistente, con idee confuse e scopiazzate da altre realtà amministrative ben più serie!''.