La passione per la barca a vela del dottor Angelo D’Ugo

Molte le avventure e le soddisfazioni navigando gli oceani

Rosaria Spagnuolo
29/08/2020
Attualità
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Dopo aver lavorato per molti anni in ospedale e nella libera professione come medico, dal 2009 il dottor Angelo D’Ugo cambia vita. Intensifica la sua attività di volontario medico con la Croce Rossa militare e con organizzazioni umanitarie e si mette a disposizione di qualsiasi necessità. E’ stato nel 2004 in Iraq a Nassiriya, nel 2012 in Afganistan, ma anche in Africa, a Lampedusa e in molti altri luoghi d’emergenza.

Oltre alla medicina, nel tempo libero coltiva una grande passione per il mare sin dall’infanzia, ma è solo dal 2011 che è iniziata la passione per la navigazione con la barca a vela ed è nel 2012, che con il velista vastese Michele Cassano, fa la sua prima traversata nell’Oceano Atlantico con una barca a vela, un’esperienza che gli cambia la vita.

Racconta che navigare in barca a vela per lunghi mesi non è una cosa facile, navigare in oceano è molto diverso del navigare lungo la costa, con traversate che alcune volte non certo possono definirsi tranquille. Angelo D’Ugo ha tantissimi interessi e impegni, ma si sente un amante del mare, della vela, del vento, un navigante.

Dalla prima traversata che è durata circa un anno, ne sono seguite delle altre. Ha navigato l’Oceano Atlantico al contrario, che è completamente diverso dal viaggio dell’andata, per la rotta, per le maggiori difficoltà che si incontrano, per l’intensità, per la meteorologia. Poi si è diretto nell’Oceano Pacifico, da Panama fino all’Australia e poi dall’Australia all’Oceano Indiano, poi il Mar Rosso fino a tornare nel Mar Mediterraneo. Angelo D’Ugo racconta di essere arrivato a Itaca, e ha scelto di non andare oltre, per lasciare una porta aperta. Non ha voluto finire il giro del mondo, quasi per vivere la metafora di Ulisse che riprende continuamente il viaggio.

Per lui navigare l’oceano è una cosa bellissima, poter vedere un’alba, il tramonto, essere da soli con sé stessi, vedere le stelle, vedere gli animali, pur sentendo la malinconia di casa è una sensazione intensa ed emozionante. E’ necessaria l’esperienza, adeguarsi ai turni di guardia, di timone e di corvée, saper fare tutte le manovre e i cambi di vela, gestire il sonno e le energie.

Molte le avventure in mare in queste traversate con la barca a vela, tempeste, ma anche problemi all’albero della barca di ritorno dall’Oceano Atlantico, il buco nella barca nell’Oceano Indiano, dopo che il cavo di acciaio di una rete di pescatori aveva tolto l’elica del motore, l’incontro con la pirateria contemporanea, e molto altro. Nessuna difficoltà però riesce mai a far diminuire la sua passione per il mare. Dice che il mare bisogna amarlo, rispettarlo e mai sfidarlo, bisogna averne paura senza mai arrivare al panico.

Lo muove di certo la voglia di “andar per mare”, per giungere là dove desidera, per vedere, per conoscere luoghi e gente, per scoprire in un certo senso sé stesso, per misurare il proprio ‘sogno’ esistenziale. Il mare diventa un’esperienza di vita, oltre che di navigazione: il rapporto con una natura assoluta, il ritorno a una vita fatta di essenzialità e libertà.

Angelo D’Ugo racconta che i posti più belli del mondo a parte l’Abruzzo, sono sicuramente Grenadine, Malesia, Caraibi e Costa Rica. Luoghi incantevoli, spiagge da sogno, una natura meravigliosa, paradiso della biodiversità, fondali popolati di pesci di mille colori, città affascinanti con un clima incantevole.

Tra i progetti più importanti per l’anno prossimo c’è quello di voler scalare l’Himalaya, visitare il mondo con il camper e fare a piedi il Cammino di Santiago, in una continua ricerca e attenzione verso l’ambiente e la natura nella sua massima bellezza.  

 

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