Sono passati 4 anni dal sisma che ha sconvolto l’Italia Centrale, provocando 299 morti e la distruzione di tanti bellissimi paesi. L’associazione Ricoclaun oggi è stata ad Accumoli, ed è stata ricevuta dal sindaco Franca D’Angeli e dal Vice Sindaco Stefano Petrucci. Con una donazione l’associazione ha voluto dare un piccolo contributo alle immense necessità del paese, per ricordare quei momenti intensi ed emozionanti di clownterapia laboratoriale vissuti insieme ai tanti ospiti dell’Hotel Relax a San Benedetto del Tronto nel 2016 e 2017, per la maggior parte con gli abitanti del comune di Accumoli.
Tutto nacque da un’esortazione di clown Margherito di Bergamo che contattò la presidente Rosaria Spagnuolo invitando la Ricoclaun ad attivarsi. L’unica cosa che disse “sono a San Benedetto del Tronto, ve ne dovete occupare voi”. Clown Lulù, Idiana Nanni, si occupò di contattare il Comune e la Protezione Civile per avere le informazioni e le autorizzazioni e insieme all’associazione di clownterapia “Sorridere Sempre” sono iniziati i viaggi, una volta la settimana, con un furgoncino da 9 posti, da Vasto diretti all’Hotel Relax, che comprendeva il numero maggiore di ospiti e soprattutto di bambini che provenivano dalle zone terremotate. Non sono stati momenti subito facili. C’era il dolore, la tristezza dell’anima, i bambini erano molto vivaci, ma la costanza, il credere nella forza del sorriso, del donarsi con tutto il cuore, hanno conquistato tutti, piccoli e grandi. Insieme è stata sperimentata la clownterapia laboratoriale, con tante attività creative rivolte ai bambini, che creavano serenità, tranquillità, che consentivano anche alle mamme di rilassarsi, di aprirsi. Clown Sampei, Elia Faini, è stato il clown Ricoclaun sempre presente a tutti quei Viaggi del Sorriso. Ricorda con emozione i tanti momenti passati insieme ai bambini, di alcuni ricorda ancora il nome. Tra i ricordi più belli, la realizzazione dell’albero di Natale alla reception dell’Hotel Relax realizzato da vari oggetti fatti insieme ai bambini, dei momenti di allegria, di musica popolare con gli anziani, dei pranzi fatti insieme agli ospiti, come quello fatto alla Vigilia di Natale in cui le associazioni Ricoclaun e Sorridere Sempre hanno dato come omaggio a tutti i tarallucci vastesi.
Come quei bambini non possono dimenticare qui momenti così difficili, i clown Ricoclaun non possono dimenticare il tumulto di emozioni che hanno vissuto insieme a loro.
Oggi, dopo 4 anni, c’è stata la volontà di vedere come stavano, di ricordare insieme quegli istanti e il desiderio di dare un piccolo contributo, una piccola goccia in un oceano di necessità.
Il Sindaco di Accumoli, Franca D’Angeli, ha raccontato le tantissime difficoltà del paese, che il 24 agosto 2016 fu raso al suolo dal violento terremoto. Nonostante tanti sforzi impegnativi l’opera di ricostruzione è purtroppo ancora incompiuta. Il commissario straordinario Giovanni Legnini ha promesso proprio ieri, durante la commemorazione, interventi veloci e un alleggerimento degli iter burocratici. Ma la speranza è unita però alla constatazione che il processo di ricostruzione sarà sicuramente lungo e complesso.
I circa 20 bambini presenti ad Accumoli, stanno bene, sono cresciuti. Purtroppo, c’è stata la necessità di chiudere la scuola, per il numero esiguo di iscritti che frequentano ora a Borgo un paese vicino. Sono state realizzati i moduli abitativi d’emergenza Sae, che consentono una vita quasi normale per gli abitanti del paese e permane la volontà di tutti di non allontanarsi dal proprio comune.
C’è una collaborazione tra Accumoli e l’Università austriaca di Krems, in collaborazione con La Sapienza di Roma, e altri istituti per la realizzazione di ricerche architettoniche, urbanistiche, per la tutela dei beni culturali, ed è questo un impegno di apertura importante.
Il Sindaco dice che bisogna agire per “costruire il futuro di questo territorio. Le case saranno ricostruite ma la cosa difficile è ricostruire la comunità.“ Tante le difficoltà, tanti i problemi. E’ necessario un grande impegno. Il risultato lungo della ricostruzione crea un senso di scoraggiamento. La domanda degli anziani è sempre: “quand’è che cominciate i lavori?”.
C’è la necessità di puntare sul turismo, considerando le bellezze naturalistiche della modesta cittadina della Provincia di Rieti che vanta un territorio tra i più rappresentativi e significativi dell’intero Appennino, sui prodotti d’eccellenza del territorio, per creare un’importante sinergia.