''Il Giorno della Memoria non deve essere solo una commemorazione ma un'occasione di riflessione e un rinnovato impegno a tenere sempre presente il passato per costruire una società migliore, più giusta, più solidale nel segno della difesa dei valori essenziali della nostra società e del rispetto della persona umana''. Lo ha detto il vice presidente del Consiglio regionale d'Abruzzo, Nicola Pisegna Orlando, aprendo i lavori del convegno ''L'Olocausto tra memoria e oblio''. Insomma, come affermò l'ex Prefetto Aldo Vaccaro, dobbiamo ricordare e far conoscere alle nuove generazioni la verità semplice ed eloquente della storia, cosa e perché è accaduto, per cercare dei punti di riferimento nelle loro coscienze che li aiutano a superare le semplificazioni e le superficialità del nostro presente. Dobbiamo trovare risposte serene, senza riserve e pregiudizi, conferendo il giusto rilievo anche alle risorse prodigiose che lo spirito umano è in grado di sprigionare, quando si tratta di fare prevalere le ragioni della speranza e della solidarietà su quelle della violenza e della negazione del senso d'umanità. Vogliamo ricordare un pensiero quanto mai attuale e universale, tratto dal discorso ''In Onore degli Italiani Caduti'', curato dall'Associazione Nazionale degli ex deportati politici nei campi di sterminio nazisti, in occasione dell'inaugurazione del Memorial italiano di Auschwitz: ''In questo luogo dove noi innocenti siamo stati uccisi, si è toccato il fondo della barbarie. Visitatore, osserva le vestigia di questo campo e medita: da qualunque Paese tu venga, tu non sei un estraneo, fa che il tuo viaggio non sia stato inutile, che non sia stata inutile la nostra morte. Per te e per i tuoi figli le ceneri di Auschwitz valgano d'ammonimento e fa che il frutto orrendo dell'odio, di cui hai visto qui le tracce, non dia nuovo seme, né domani, né mai''. Tanti gli appelli per il ''Giorno della Memoria'', in occasione del 63esimo anniversario dell'abbattimento dei cancelli del campo di sterminio di Auschwitz, da parte dell'Armata Rossa. Tante sono le manifestazioni in Italia per commemorare le vittime dell'Olocausto, con le scuole in prima linea nell'importante compito di mantenere viva la memoria della Shoah. A Vasto, ed è la seconda volta, l'Amministrazione comunale ha promosso un ricco programma, a cominciare dall'allestimento della mostra foto-documentaria ''Primo Levi. I giorni e le opere'', in occasione del ventennale della scomparsa di Primo Levi. Il Giorno della Memoria, ''per non dimenticare'', è ricordato anche a San Salvo, come ogni anno, con la proiezione del documentario ''Volevo solo vivere'' di Mimmo Calopestri. La giornata dedicata al ricordo, istituita dal Parlamento Italiano nel 2000, si celebra da otto anni per ricordare e commemorare lo sterminio nazista di 6 milioni di ebrei e di tanti altri milioni di persone tra oppositori del nazismo, omosessuali, criminali, ''asociali'', testimoni di Geova, disabili e malati di mente. La data scelta - il 27 gennaio - per ricordare il tragico evento che si snodò nei 12 anni che vanno dal 1933 al 1945, coincide con la liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, dove furono uccise circa 1,2 milioni di persone, di cui il 90% ebrei.