Continua con grande successo l’evento Scrittori in Piazza, di Emanuela Petroro della Nuova Libreria in collaborazione con Liber e il Comune di Vasto, a Piazza Barbacani. Il prossimo e interessante appuntamento è per mercoledì 12 Agosto 2020, alle ore 21,30 con la presenza di Giuseppe Ferraro che presenterà il libro “La memoria dell’amore, Come imparare le cose che non si possono insegnare" edizioni Chiare lettere.
Dice Emanuela Petroro che sarà una serata filosofica.
Giuseppe Ferraro, docente alla Federico II, parlerà della memoria come stanza dei sentimenti, fatta di nostalgia e desiderio, che procede per salti e voli. Le parole che l’arredano colpiscono e sorprendono con la perentorietà del vissuto di chi porta un’esperienza da condividere. Se non riusciamo a trovare le parole è perché non viviamo i sentimenti, quindi nemmeno li ricordiamo. Una memoria senza ricordi. Non bastano i database che ci fanno ricordare tutto ma non quello che abbiamo sentito dentro, come vissuto.
Siamo lontani dal saggio “filosofico” argomentato secondo una sintassi rigida e conosciuta, secondo un sistema di pensiero chiuso. Le parole escono fuori dagli schemi e vanno da sole come tante frecce, ognuna delle quali ne contiene molte altre, svelando e rivelando sensi presenti e inattesi.
Il testo che le raccoglie può sembrare un cruciverba senza schema, ma nel suo avanzare c’è un metodo rigoroso, che consente di fissare la memoria dell’amore da moltissime angolazioni. “Bisogna restituire l’amore alla vita e la vita all’amore” è l’affermazione più rivoluzionaria che si possa fare. Un libro sovversivo. Diversi sono i riferimenti al carcere, alla scuola, al quotidiano. In nessun altro testo di filosofia la vita entra così tanto dentro le parole e l’amore ci arriva in tutta la sua urgenza. Perché l’amore non si ripete ma ritorna, basta riconoscerlo. Affinché l’altro non sia soltanto un pericolo di contagio, ma un’offerta d’amore da cogliere in tutta la sua bellezza.