A sei anni di distanza dall'ultimo libro, Pasquale (Lino) Spadaccini torna con una nuova pubblicazione dedicata a Nicola D'Aloisio, giornalista, critico, scrittore e commediografo vastese.
Un libro nato e pensato in pochi giorni, all'indomani del 60° della morte, ricordato sul blog NoiVastesi con un ampio articolo.
A spiegare la motivazione di questa pubblicazione di 148 pagine per i tipi Il Torcoliere di Vasto, è direttamente l'autore nell'introduzione: "Sicuramente la voglia di ricordare un personaggio a molti sconosciuto o troppo presto dimenticato, in parte oscurato dalla notorietà del fratello minore Carlo, eccellente pittore, tra i primi ad aderire alla Scuola Romana di Mafai e Scipione".
Sono anni che Spadaccini segue la famiglia D'Aloisio, di cui ha avuto il piacere di scrivere numerosi articoli sul pittore Carlo e sulla moglie Elisabetta Mayo, sul padre Luigi e sullo stesso Nicola. Inoltre, in seguito all'amicizia con Giovanni, uno dei figli di Carlo, tra il 2015 ed il 2016 è stato delegato ad occuparsi della traslazione dei resti mortali dalla famiglia D'Aloisio, dai loculi cadenti e pericolanti, situati nel 'cimitero nuovo' di Vasto, ad altra tomba più degna. Situazione
risolta nel gennaio 2016 grazie all'interessamento e alla generosità della signora Rosa Peluzzo-Sigismondi.
Il volume è sostanzialmente diviso in sei parti. Nella prima Spadaccini ha tracciato un profilo bio-bibliografico di Nicola D'Aloisio, attraverso anni di ricerche, sicuramente non semplici, in quanto non esiste un archivio presso la famiglia. Dopo la morte avvenuta nell'aprile del 1960, la moglie, Livia Berti, si è trasferita in gran fretta presso la sua famiglia in Toscana, lasciando l'abitazione a via di Porta Pinciana sgombra. Nella seconda parte è presente la trascrizione integrale di Solitudine e avventura di Romualdo Pàntini, pubblicata in otto puntate, tra il 1949 ed il 1950, sul quindicinale «Histonium», diretto da Espedito Ferrara.
Un testo interessante, che ci aiuta a conoscere meglio la complessa figura dell’intellettuale vastese, collaboratore di importanti quotidiani e periodici, poeta e drammaturgo raffinato. Chiudono il volume una raccolta di scritti sul Pàntini, sul teatro, su Filippo Palizzi, sulla figura di Gabriele Rossetti e il monumento inaugurato a Vasto nel 1926, una selezione di poesie e novelle raccolte da giornali e libri d’epoca, ed alcune lettere inviate al giornalista e scrittore Zopito
Valentini.
Tra i volumi pubblicati da Lino Spadaccini ricordiamo Pietro Muzii, un protagonista della storia vastese nella prima metà dell’Ottocento (2002), Il Tempo e la Memoria - Pagine sul Risorgimento vastese (2011), Espedito Ferrara, cultore e interprete della vastesità (2012), Vasto alla ribalta di Campanile Sera (2012), La morte che viene dal cielo (2013), Il Tempo e la Memoria - Le processioni a Vasto tra fede e tradizioni (2013), Domenico Rossetti e la Grotta di Monte Calvo tra
mistero e leggenda (2014), San Cesario del Vasto martire della fede (2014, 2016 2a ed.) insieme al Prof. Carlo Marchesani.