«Analizzare, consolidare, riaprire: bastano tre parole per definire il perimetro operativo nel quale ci muoveremo all'ospedale di Vasto nelle prossime settimane»: questo l'impegno assunto dal direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Thomas Schael, che questa mattina ha effettuato un sopralluogo al "San Pio" alla presenza del direttore sanitario aziendale, Angelo Muraglia, del direttore dell'unità operativa "Investimenti e patrimonio", Filippo Manci, e dei tecnici incaricati di eseguire i rilievi nei reparti interessati dal crollo di una parte di solaio, Chirurgia e Sala parto.
Il monitoraggio riguarda 3° e 4° piano dove, si presume, infiltrazioni d'acqua possono avere deteriorato le strutture portanti che poi hanno ceduto. Si rendono necessari ancora alcuni giorni per completare le analisi strutturali e definire un piano di interventi che possa sanare i guasti e restituire i reparti alla piena operatività in condizioni di maggiore sicurezza rispetto al passato.
La situazione è stata illustrata anche ai sindaci di Vasto e San Salvo: Schael ha fatto il punto della situazione con Giuseppe Forte, in rappresentanza di Francesco Menna, e Tiziana Magnacca, ai quali sono state rappresentate le condizioni dell'ospedale per soluzioni di tipo organizzativo che l'Azienda ha adottato per garantire continuità all'assistenza.
Salva l'attività chirurgica con il trasferimento dei posti letto negli spazi lasciati liberi dalla Geriatria, accorpata alla Medicina, mentre i parti in urgenza saranno assistiti in sala operatoria. Per quelli ordinari è in corso un confronto con l'assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì, il direttore del dipartimento Salute, Claudio D'Amario, il Comitato percorso nascita della Regione Abruzzo, il Ministero della Salute, in particolare con la responsabile dei Punti nascita, Angela De Feo, affinché possa essere trovata e condivisa una soluzione che possa consentire a tutte le donne di partorire a Vasto, ma in condizioni di assoluta sicurezza.
Ai sindaci il Direttore generale ha chiesto supporto e leale collaborazione con la Asl, che in questa circostanza avversa sta mettendo in campo risorse, organizzazione e coraggio per fare fronte a un problema strutturale importante, che pone l'ospedale in oggettiva difficoltà: «Questo non può essere terreno di scontro né di contrapposizione - ha detto Schael - perciò dobbiamo essere tutti responsabili e andare avanti insieme per continuare a garantire il diritto alla salute dei cittadini di questi territorio».
Sulla base dei rilievi tecnici sarà elaborato un progetto di ripristino con il relativo costo che, ovviamente, non cancella l'altra necessità: costruire un nuovo presidio, che istituzioni e forze politiche sono chiamate a sostenere, sia per l'attribuzione del finanziamento sia per la definizione del luogo e del modello di ospedale da realizzare.