''Ogni giorno arrivano in municipio 5 o 6 denunce per abusi edilizi''. Luciano Lapenna, sindaco di Vasto, conferma indirettamente quello che aveva detto a dicembre il capitano Giuseppe Loschiavo: ''La vera piaga di questa città - aveva ammonito il comandante della Compagnia dei carabinieri di Vasto - è l'abusivismo edilizio''. Più dello spaccio di droga che, secondo le ultime indagini, faceva di Vasto il centro di smistamento di cocaina ed eroina destinata al comprensorio e alla costa molisana. Più del racket delle estorsioni ipotizzato dalle forze dell'ordine. Il problema è che dietro il ''mattone selvaggio'' può anche nascondersi il riciclaggio di denaro sporco. Palazzi che spuntano come funghi dove non si potrebbe costruire, edifici totalmente diversi rispetto ai progetti in modo da stiparci dentro più appartamenti possibile, mancanza di documentazione obbligatoria: queste le irregolarità più frequenti che i militari dell'Arma si sono trovati a denunciare alla magistratura in un'inchiesta che è iniziata più o meno un anno fa e che non si sa quando finirà. Undici, fino ad ora, le puntate di una telenovela che potrebbe assumere contorni sempre più ampi. Anche perché il pericolo è che, in un territorio di confine come quello della città e del comprensorio, l'edilizia possa essere sfruttata da organizzazioni malavitose provenienti da fuori regione per riciclare il denaro sporco. Un'eventualità che lo stesso Loschiavo, prima della fine dell'anno, aveva adombrato. Controlli ed indagini, intanto, proseguono. Le puntate di questa storia di illegalità rimasta per lungo tempo impunita saranno, di sicuro, ancora tante.