Attività motoria all'aperto dalle 5 alle 8 e dalle 19 alle 22, la proposta

Prospero e Suriani (FdI): "Può contemperare la priorità del contenimento dei contagi e del distanziamento sociale con l’esigenza dell’integrità psicofisica"

redazione
19/04/2020
Attualità
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Consentire l'attività motoria all'aperto, in solitario ed in prossimità delle proprie abitazioni, in determinate fasce orarie definite 'estreme', dalle 5 alle 8 al mattino e dalle 19 alle 22 in serata.

Suggeriscono questo, in una nota, Francesco Prospero e Vincenzo Suriani, consiglieri comunali di Fratelli d'Italia a Vasto.

"Nonostante le precauzioni indispensabili, in linea con il DPCM 10 aprile 2020, firmato dal Presidente del Consiglio - scrivono in una nota -, a garanzia dell’equilibrio psico/fisico delle persone, con l’arrivo della bella stagione, potrebbe essere consentita, dall’attuale amministrazione comunale, anche l’attività motoria all’aperto in solitario, in prossimità della propria residenza e/o domicilio, che dovrebbe essere permessa almeno in alcune fasce orarie estreme, ossia dalle 5;00 alle 8;00 e dalle 19;00 alle 22;00.

Riteniamo - aggiungono - che una regolamentazione simile possa contemperare la priorità del contenimento dei contagi e del distanziamento sociale con l’esigenza di preservare l’integrità psicofisica delle persone”.

Considerazioni di carattere generale, poi. "Gli esperti ci confermano che dovremo convivere a lungo con questo virus, e di certo sarà necessario cambiare il nostro stile di vita. Ecco perché dobbiamo prepararci per iniziare una fase 2 di riapertura graduale, prevedendo degli aiuti per le attività commerciali, che non possono essere lasciate morire, e prevedendo cospicui aiuti per le famiglie e i cittadini, che, in parte, abbiamo proposto nell’ultimo Consiglio Comunale insieme alle altre forze del centrodestra, e che continueremo a proporre nei prossimi giorni. Riteniamo che sia necessario non abbassare la guardia, rispettare il distanziamento sociale e l’obbligo di uscire di casa dotati di mascherina. A questo proposito - rimarcano Prospero e Suriani -, occorre attivarsi affinché, come con i buoni pasto, anche le mascherine siano fornite alle persone sprovviste, in particolare ai più bisognosi, agli anziani e alle persone con immunodeficienze".

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