Amarcord: il dancing “da Mimì” e le sue serate con i big nazionali dell’epoca

Nicola D'Adamo (NoiVastesi): "Una lunga storia che merita di essere raccontata"

Nicola D'Adamo (NoiVastesi)
13/04/2020
Amarcord
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Il noto Dancing “da Mimì”, evoluto poi nell’omonimo attrezzato stabilimento balneare, ha una lunga storia che merita di essere raccontata. Anche perché il locale è stato il punto di riferimento costante per un’intera generazione di Vastesi e di turisti che lì hanno vissuto gli anni più belli della loro vita, serbando con sé indelebili ricordi legati proprio a quei giorni ed a quegli eventi.

La storia ha inizio nel 1960 quando Domenico Molino (alias Mimì “Vuzzitelle”), che già operava a Vasto Marina, avviò il locale.

Mio padre è conosciuto come titolare del Dancing “da Mimì”, ma appena sposato ha iniziato la sua attività gestendo il frantoio di famiglia con sede in via S. Francesco d’Assisi”, racconta il figlio Pino Molino, ex assessore regionale DC. “Sempre alla ricerca di nuovi spazi, nel 1938 avviò a Vasto Marina una prima attività al Nettuno. Nel 1940 si trasferì in un villino di fronte all’attuale Rotonda, aprendo un esercizio con alimentari e bar. D’estate nel piazzale in cemento davanti al bar cominciò già ad organizzare le prime serate danzanti. Suo braccio destro era il nipote Rino Tana. Ma poi arrivò la guerra e tutto si bloccò”.

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