Gli interventi chirurgici nell'Ospedale di Vasto verranno bloccati dal primo febbraio, questa è la notizia che circola. Sarà vero? Se fosse così, è questo il cambiamento del governo Marsilio?
La mancanza di anestesisti ormai avrebbe raggiunto un livello insostenibile, tanto che, i pochi a disposizione (10 su una pianta organica che ne prevede 16, più il primario), garantirebbero solo le emergenze. Bel progresso! Un'altra mazzata per la nostra sanità, ancora dimenticata, nonostante le facili promesse di questa politica chiacchierona. Se fosse confermata, sarebbe l'ulteriore schiaffo e mancanza di rispetto verso i nostri pazienti, il nostro territorio. Si fermerebbe tutto, otorinolaringoiatra, chirurgia, day surgery... Tutto fermo, solo le urgenze.
Dopo la negazione dell'emodinamica; dopo il declassamento di Gastroenterologia, urologia e della direzione sanitaria; dopo che sette reparti, da anni, sono mancanti di primari (cosa si aspetta ad espletare i concorsi?); con un obitorio indegno di un paese civile e un reparto di cardiologia al limite della decenza; questo del blocco degli interventi chirurgici è l'ennesima offesa che si farebbe a Vasto. Perché sospendere le attività chirurgiche significa costringere i malati a mettersi in lista di attesa in altri ospedali, dopo aver già sopportato l'attesa nel nostro ospedale. Questa nuova mortificazione non fa che confermare la scarsa attenzione che si ha nei nostri confronti. Eppure, il San Pio, ha le potenzialità per garantire un servizio adeguato. Perché gli viene impedito? A chi diamo fastidio? Perché le carenze che si riscontrano nell'intera nostra Asl e nell'intera Regione Abruzzo (basta leggere il verbale del tavolo di monitoraggio), a Vasto sono moltiplicate, decuplicate, mettendo a dura prova la sopportazione dei cittadini? Perché rischiamo di non avere più manco i servizi basilari di un ospedale di primo livello come il nostro?
Ma soprattutto, perché i rappresentanti politici di Vasto non dicono nulla? Dormono?