INTERVENTO DI MARROLLO, APERTA LA DISCUSSIONE

della redazioe
10/02/2006
Attualità
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Discussione aperta sull'intervento di Riccardo Calogero Marrollo, da qualche settimana ai vertici di Confindustria Abruzzo che in un'intervista alla collega Paola D'Adamo ha rilasciato dichiarazioni dure all'indirizzo delle istituzioni, in particolare Regioni e Provincia, colpevoli, a suo dire, di non dare aiuti ''né economici, né morali'' alle aziende in crisi nel territorio. Il ''popolo vastese'' di internet, in attesa di qualche replica da parte, magari, dei chiamati in causa, si esprime attraverso due interventi che intendiamo riportare. ''Le parole di Marrollo - scrive un nostro lettore - mi risultano essere incomprensibili: da una parte gli imprenditori vogliono avere la massima libertà di investimenti senza che gli organi istituzionali impongano loro regole rigide e ferree attraverso quello che viene chiamato lo Stato minimo (coniato d Von Hayek), ma dall'altro, quando le loro aziende vanno male, chiedono aiuti statali agitando lo spettro della disoccupazione e minacciando licenziamenti di massa, ossia lo Stato massimo (sempre di Von Hayek). Marrollo comunque dice bene: ...''le istituzioni non danno alcun tipo di aiuto, né economico né morale''... Beh, non si capisce perché un Ente pubblico dovrebbe dare ad un'azienda privata dei soldi pubblici. Se li vogliono allora l'azienda deve diventare pubblica, e poi mi piacerebbe capire in cosa consista l'aiuto morale, forse uno psicologo del lavoro per managers incapaci di gestire le aziende? Giustamente si cita la Golden Lady, ma se si entra nel sito ufficiale si scopre che essa gode di ottima salute. Ma il motivo lo sappiamo: si trasferiscono le produzioni nei paesi asiatici laddove non esistono diritti sindacali. Un ultimo appunto sulla polemica delle strade. Marrollo giustamente dice che spende 100 milioni delle vecchie lire per i pedaggi sull'autostrada. Ebbene farebbe bene a lamentarsi con il governo Berlusconi visto che l'Anas, che dice di non avere soldi in cassa, è un ente strumentale dello Stato a cui anche nell'ultima finanziaria sono stati sottratti ulteriori fondi per dirottarli nelle 'grandi operette' come il ponte sullo stretto e la tav...''. Altro intervento, altro passaggio. ''Sui mezzi di informazione è stata pubblicata un'intervista in cui il presidente di Confindustria Abruzzo Riccardo Calogero Marrollo striglia le istituzioni - scrive un altro nostro lettore -. L'industriale mette in risalto vari problemi, tra cui l'esclusione degli industriali dalla gestione dei consorzi. ''Il Consorzio industriale - ha detto Marrollo - non ha più le risorse del Mezzogiorno per poter sostenere le spese di manutenzione delle strade e così si è costretti a tassare le imprese. Non capisco perché per il Consorzio sono stati nominati ben tre commissari e non uno. Assurda inoltre la nostra esclusione dal Consorzio come industriali''. Ma il presidente Marrollo non sa una cosa. Il 16 aprile 2004, durante le diatribe sugli avvicendamenti dei vertici del Consorzio Industriale di Vasto, l'onorevole Arnaldo Mariotti e l'allora consigliere regionale Luciano Lapenna convocarono una conferenza stampa. (L'articolo è ancora archiviato sul sito www.trsp.it). Mariotti disse testualmente: ''C'e' bisogno di uno scatto morale dei comuni e delle imprese affinché la Regione imponga ai commissari di indire subito le elezioni e di rinnovare democraticamente gli organismi statutari''. Ora che alla Regione c'è il centrosinistra si procederà sicuramente in tal senso... o no?''

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