Cassette di polistirolo, reti per l’allevamento di mitili e tantissime bottiglie.
Un mare di plastica si è riversato nella parte di porto adiacente la sede del circolo nautico a Punta Penna. Uno spettacolo desolante che ha spinto alcuni soci ad armarsi di retini per tentare di recuperare parte del materiale.
“Abbiamo cercato di ripulire, ma è un’impresa titanica”, commentano i diportisti, che vogliono richiamare l’attenzione delle autorità preposte e fare opera di sensibilizzazione sui danni provocati dalle microplastiche.
Anna Bont