Lo scorso 1° settembre, presso lo Stadio Aragona di Vasto, si è disputato l’incontro di calcio Vastese-Chieti, valevole per il Campionato Nazionale di Serie D girone F.
Nel corso della partita, durante un’azione di gioco, a ridosso del settore riservato ai tifosi locali, veniva lanciata una bottiglietta piena d’acqua che raggiungeva il campo da gioco, finendo vicinissima al portiere. "Da un attento esame delle immagini, estrapolate dal circuito di videosorveglianza da parte di personale della Polizia Scientifica del Commissariato di P.S. di Vasto - si legge in una nota diffusa dal Commissariato -, veniva riconosciuto l’autore del gesto, identificato per T.O.L., di anni 42, persona nota alle forze dell’ordine.
Considerata la gravità del gesto e la necessità di ripristinare e tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica, su richiesta del Commissariato di P.S. di Vasto, il Questore della Provincia di Chieti, Dr. Borzacchiello, ha disposto, nei confronti del predetto, il divieto di accesso per due anni in tutti i luoghi in cui si svolgeranno manifestazioni sportive, sia professionistiche che dilettantistiche, comprese le sedute di allenamento, i tornei e trofei nazionali, nonché quelle della Nazionale Italiana di calcio e di tutte le partite di Basket con relative sedute di allenamento.
Il provvedimento comprende altresì il divieto di transitare nelle vicinanze dello stadio nell’arco di tempo compreso tra tre ore prima dell’inizio dell’incontro calcistico e tre ore dopo il termine e nelle aree di sosta, di transito o del trasporto di coloro che partecipano o assistono alle medesime manifestazioni sportive".
Il Daspo, spiega il dirigente del Commissariato, vice questore aggiunto Fabio Capaldo, è stato emesso nell’intento di non lasciare impuniti gli autori di tali gesti, ricordando che gli stadi devono rimanere un luogo di svago e di sport in cui non può esserci posto per la violenza e l’illegalità.