"La questione della celebrazione dei matrimoni civili in siti diversi dalla casa comunale è stata portata all’attenzione del Ministero dell’Interno fin dal 2018 in seguito alle richieste di altri comuni”.
La Prefettura di Chieti replica così al sindaco di Vasto Francesco Menna, che martedì ha indetto una conferenza stampa per manifestare il suo disappunto circa l’iniziativa di Giacomo Barbato, annunciando in quella occasione di avere incaricato l’Avvocatura comunale.
La querelle è quella dei matrimoni e delle unioni civili in sei strutture private individuate dopo l’indizione di un avviso pubblico. Per il prefetto “i siti e le modalità individuate non rispettano i requisiti di esclusività e continuità della destinazione”.
“Si tratta di ordinaria attività amministrativa, che non presenta alcun carattere di eccezionalità”, precisa il capo di gabinetto Di Gaetano, “non si comprendono, quindi, le dichiarazioni del sindaco, né l’accostamento della vicenda al Jova Beach Party che, come è noto, non si è potuto tenere per la carenza delle condizioni di sicurezza”.
In sospeso non c’è solo la richiesta di Vasto, ma anche quelle di Casalbordino, Orsogna e Bucchianico.