BULLISMO MALESSERE SOCIALE, ''SERVE L'AIUTO DI SCUOLE E FAMIGLIE''

a cura della redazione
17/12/2007
Attualità
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Tanto violenta quanto assurda, purtroppo reale. La storia del quindicenne nell'arco di sette mesi costretto a subire i soprusi e le angherie del 'branco' ha lasciato esterrefatti e preoccupati a Vasto. Le accuse di concorso aggravato in lesioni personali, violenza privata, minacce, nonché disturbo e molestie a carico di sette ragazzini, tutti minorenni denunciati al Tribunale dei Minori dell'Aquila, stanno lì a testimoniare un episodio indubbiamente grave. Quanto ricostruito dagli agenti del Commissariato di polizia vastese, coordinati dal vice questore e dirigente, Cesare Ciammaichella, lascia stupiti per la drammaticità dell'accaduto e per la sistematica facilità con la quale i giovanissimi protagonisti si 'divertivano' ad accanirsi contro la loro vittima. Per vincere l'ostinata resistenza di quest'ultimo a collaborare, impaurito e scosso - ha sottolineato il vice questore Ciammaichella - c'è voluta pazienza ed impegno da parte degli agenti del nucleo a tutela dei minori. Il 'calvario' dell'adolescente era cominciato sul finire dello scorso anno scolastico quando, durante una conferenza a scuola, il ragazzo era stato più volte minacciato, soltanto perché si rifiutava di obbedire agli ordini del 'branco'. Poco dopo, durante una passeggiata in spiaggia con due amici, il quindicenne era stato accerchiato ed aggredito, con calci e pugni, tanto da essere ricoverato in ospedale. Contando sulla paura e sul silenzio dei testimoni, minacciati a loro volta, i 'bulli' hanno nuovamente picchiato il ragazzo, la scorsa estate, al parco acquatico cittadino, utilizzando addirittura l'asta di un ombrellone, che ne causò un secondo ricovero in ospedale. La svolta soltanto qualche settimana fa, grazie alle premure dei genitori del ragazzo che, vedendo il figlio chiudersi in un ingiustificato mutismo o spesso colto da crisi di pianto improvvise, sono riusciti a farlo parlare ed a farsi confidare la sua triste storia. ''Serve l'aiuto di scuole e famiglie - afferma la psicologa Annalisa Preta, che segue il caso in oggetto -. Il bullismo è un chiaro sintomo di malessere sociale e disagio relazionale. Bisogna stare attenti soprattutto ad individuare eventuali campanelli d'allarme. Il ragazzo vittima di questi episodi - conclude - spesso è incapace di reagire e di raccontare quanto gli accade. Ed il senso di dolore che elabora può dare vita a grave forme di turbamento psicologico''.

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