Si annuncia all'insegna dell'austerità il Natale vastese. ''Pochi i soldi disponibili mentre sono tanti gli aumenti annunciati e le spese fisse con cui le famiglie sono costrette a confrontarsi - spiega Roberto Memmo, titolare di un avviato negozio di abbigliamento nel cuore del centro storico - si fa molta più attenzione gli acquisti e visto che sui beni di prima necessità c'è ben poco da risparmiare si cerca di tagliare in altri settori, l'abbigliamento in primo luogo. Dobbiamo confrontarci con una crisi generalizzata - continua Memmo - basta guardarsi in giro: sempre meno gente a fare shopping per Natale e pochissime le persone interessate ad acquisti importanti''. A giocare un ruolo determinante anche l'anticipazione della stagione dei saldi: ''L'anticipazione dei saldi è un'arma a doppio taglio - riprende l'esercente vastese - e finisce con il tradursi a tutto danno dei clienti. Mentre la grande distribuzione trae vantaggio dalle promozioni perché gioca sulle quantità, i piccoli esercenti non riescono a tenere il passo. Svendere non serve a nessuno ma a pagarne le conseguenze - evidenzia Roberto Memmo - sono soprattutto gli acquirenti che sperano di fare l'affare senza rendersi conto che la qualità viene meno''. Sotto accusa anche la carenza di parcheggi nel centro cittadino e la mancanza di appuntamenti di ampio richiamo: ''Mancanza di aree di sosta e viabilità rappresentano due grandi problemi per il centro storico vastese - afferma il direttore della Confesercenti, Elio Fiorito - ma è pur vero che questo Natale è caratterizzato da uno scarso movimento. E' evidente che, in questo momento, la gente si limita alle piccole spese necessarie ma è presto per quantificare un calo nel giro di affari''. ''Forse organizzando mercatini nel centro storico, magari dedicati a settori particolari e all'artigianato - conclude Roberto Memmo - la gente sarebbe più invogliata a fare compere in centro ma è anche vero che non è facile programmare iniziative che coinvolgano larghe fette di pubblico''.