PUNTA PENNA NELLE 'AUTOSTRADE DEL MARE', L'ARCI: ''SAREMO INVASI DAI TIR''

Michele Tana
12/12/2007
Attualità
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Altre critiche ai progetti di ampliamento del porto di Punta Penna, che domani saranno al centro di un'assemblea pubblica in programma dalle 16 nell'auditorium dell'Agenzia per la Promozione Culturale di via Michetti, arrivano dalla locale associazione Arci che inquadra il suo dissenso, in particolare, sull'iserimento del bacino nella rete delle ''autostrade del mare''. Lino Salvatorelli, presidente dell'Arci, si sofferma sull'aspetto del cosiddetto ''ruota dentro - ruota fuori''. In pratica a Punta Penna arriverebbero navi in grado di accogliere tir direttamente a bordo, con l'obbiettivo di ridurre il traffico dei mezzi pesanti dalle strade nazionali. ''Obiettivo sicuramente condivisibile dal punto di vista ambientale, ma cosa ci guadagna Vasto? La risposta è presto data - afferma Salvatorelli -: migliaia e migliaia di tir che intaseranno la nostra Statale, con il conseguente aumento dei gas di scarico lungo tutto la nostra costa con aggravio dell'inquinamento da traffico, il più pesante, il più pericoloso, sì perché se i tir vorranno imbarcarsi presso il casello di entrata e uscita (Punta Penna) dovranno pure raggiungerlo. Praticamente tante località rivierasche dell'Adriatico si libereranno dai tir e noi località di pregio con grande vocazione turistica e con la presenza di ben tre aree prottete li accoglieremo a braccia aperte. Inoltre ricordiamo che qualche mese fa è stato firmato un protocollo d'intesa, tra l'Anas, il Comune di Vasto e il Comune di San Salvo per lo spostamento della Statale 16 dalla costa per favorire lo sviluppo turistico: come si concilia ciò con il fatto che poi sarà necessaria un'ampia e funzionale rete stradale per permettere ai Tir di raggiungere il porto? Quella che dovrebbe diventare la litoranea vastese, sarà anche il collegamento per i tir? Invitiamo gli operatori turistici della città ad analizzare e a studiare questo progetto di ampliamento del porto - conclude Salvatorelli - perché pensiamo che non ci siano dubbi sul fatto che tir e turismo sicuramente non sono compatibili''.

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