150 figuranti in fila per il vestito d’epoca per il Toson d’Oro

Un tuffo nel 1723 nell’Atelier teatrale di Polvere di Stelle

Rosaria Spagnuolo
04/08/2019
Attualità
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Grande impegno in questi giorni per l’Associazione Culturale Amici del Toson D’Oro presieduta da Valter Marinucci, e da tutto lo staff della Costumeria e Atelier teatrale di Polvere di Stelle, in particolare per Maria Scarano, la figlia di Giuliana Tosone, per l’organizzazione della XXXIII edizione dell’importante rievocazione del Toson D’Oro, promossa dal Comune di Vasto in collaborazione con l’Associazione culturale Amici del Toson D’Oro, prevista per domenica 11 agosto 2019 alle ore 21.

Sono ben 150 i figuranti che dovranno recarsi a prendere il vestito d’epoca per il Toson D’oro, in base al ruolo che è stato loro assegnato.

Entrare nel laboratorio di Polvere di Stelle è sempre emozionante. Tutti i costumi, dalle tinte sgargianti, dai pizzi e stoffe preziose fanno rivivere solo a vederli, il fascino delle epoche storiche passate.

Gli abiti per dame e gentiluomini scelti per la rievocazione del Toson D’Oro, spiega Maria Scarano, sono fedeli riproduzioni di quelli autentici. Sono interamente confezionati dalla sartoria di Polvere di Stelle, ispirati dalle raffigurazioni antiche, di antichi storici, fedeli quindi a quelli che erano i costumi dell’epoca del 1723, anno della consegna dell’onorificenza cavalleresca del Toson D’Oro alla famiglia D’Avalos di Vasto.

Con quei costumi, i figuranti rivivranno gli splendori ed i fasti che furono di Casa d'Avalos, feudatari del Vasto, e si proietteranno idealmente all'epoca in cui la residenza dei principi divenne centro di attrazione per l'Italia e l'Europa, perché vi convennero principi, nobili, alti prelati. 

L’emozione e la tensione, soprattutto per chi per la prima volta si cimenta nei panni di dama o cavaliere, viene completamente sciolta appena si supera l’ingresso e si arriva nella grande sala dove sono presenti tantissimi abiti e si incontra Maria Scarano di Polvere di Stelle. La sua gentilezza per tutti, la velocità della scelta del costume, mettono subito a proprio abito. Trovarsi poi a provare il bellissimo abito settecentesco è per tutti un momento importante. Per qualche istante ci sente diversi, riscoprendo il fascino della storia e dei costumi storici. Il vestito per le donne è facile da indossare, perché spesso è un pezzo unico che va messo sopra a due cuscini comodi, che si mettono alla vita e che sostituiscono le gabbie di ferro che nel 1700 le nobil donne dovevano sopportare per sfoggiare gli abiti ampi. Gli uomini hanno invece vari pezzi: pantaloni corti fino al ginocchio, camicia, gilet e giacca.

Maria ricorda a memoria le taglie e gli abiti, e con la sartoria riesce a fare le giuste migliorie se necessario. E’ velocissima a trovare l’abito adatto, dare i giusti consigli e consegnarlo, dando al tempo stesso la massima attenzione a tutti, dando le indicazioni sugli accessori da portare: calzettoni bianche senza brand per gli uomini, ventaglio in stile per le donne, indicazioni sull’acconciatura e sulle scarpe. C’è quindi la consegna dell’abito e l’appuntamento per tutti per domenica 11 agosto 2019 alle ore 20 a Polvere di Stelle. Tutti devono indossare da casa l’abito, e preoccuparsi anche dell’acconciatura e del trucco.

 Maria racconta che Polvere di Stelle nasce dall’estro, dalle competenze e dalla passione di sua madre Giuliana Tosone, che ha iniziato quest’avventura per caso e poi è diventata una grande passione per tutta la famiglia, diventando un punto di riferimento molto importante per tutto il Centro Sud per la costumeria teatrale, le scenografie e gli allestimenti. Maria ha vissuto da bambina l’atmosfera di Polvere di Stelle, ci si è ritrovata e ci si è appassionata. Ha studiato scienze dello spettacolo e in particolare storia del teatro e ha fatto la costumista al teatro dell’Opera a Roma, per poi decidere di tornare a Vasto e continuare con la famiglia ad occuparsi di costumi teatrali e molto altro.

Racconta che Polvere di Stelle lavora tantissimo in tutt’Italia. Questo del Toson D’Oro è l’unico evento che fanno in casa. Sono presenti nell’Atelier circa 1000 costumi di tutti i periodi storici che vengono usati da tantissime rievocazioni in tanti borghi. Poi molto importante è per loro anche il settore Fantasy del Carnevale e le scenografie. Lavorano molto nel teatro e con le scuole.

Valter Marinucci precisa che la rievocazione del Toson d’oro è un momento importante per la città di Vasto ma al tempo stesso è anche molto impegnativo, ci sono delle regole che tutti i figuranti devono seguire, vivendo quel bon ton che non appartiene più alla nostra epoca. Durante il corteo non devono essere indossati oggetti non attinenti al periodo storico, quindi niente orologi, piercing, cellulari, ecc. e tanti sono gli aneddoti che sia Valter che Maria ricordano sorridendo a questo riguardo: scarpe eccessivamente moderne, parrucche carnevalesche, occhiali di tartaruga con gli strass, calze bianche con il brand esplicito, decori non adatti al periodo storico della rievocazione.

C’è da parte di Maria e di Valter il controllo di ogni singolo figurante prima dell’inizio della rievocazione per controllare ogni singolo dettaglio. Molto importante è l’acconciatura delle signore che deve attenersi al periodo del primo settecento, capelli raccolti, o riccioli, fiori, nastri, ma non piume che erano più  adatte alla corte di Versailles.

E’ importante anche l’atteggiamento dei figuranti durante la rievocazione, non deve mai essere indecoroso e non confacente la rappresentazione settecentesca. Non si può ridere, né sorridere troppo, né salutare in modo animato. Si può accennare ad un piccolo sorriso e fare un cenno di capo per salutare, con l’atteggiamento un po’ snob dei nobili del tempo. A questo riguardo Valter dice che ci sono molte persone dell’associazione Amici del Toson D’Oro che hanno proprio il ruolo di controllare il comportamento dei figuranti durante la rievocazione. La direzione artistica si riserva l’autorizzazione a non far più partecipare alla manifestazione chi non si attiene al regolamento. Valter precisa con enfasi che la rievocazione non è una carnevalata e che è indispensabile dare la giusta importanza ad ogni particolare.

Le tante persone pazientemente in fila per scegliere l’abito, raccontano che hanno il desiderio di partecipare perché c’è da parte loro l’amore verso le tradizioni e la storia, sentono il fascino dei costumi storici. Tra i tanti figuranti, alcuni vengono anche da altre regioni come i coniugi Maria Grazia Brega e Alessandro Pulcini. In vacanza da anni ad Atessa e residenti a Roma. Li accomuna la passione per la storia dell’arte e l’architettura, per le rievocazioni storiche che inglobano l’arte della moda. Hanno inoltre entrambi un grande amore per Vasto. Hanno conosciuto Vasto cinque anni fa e ne sono rimasti molto colpiti dalla bellezza artistica e naturalistica. E’ stato come un amore a prima vista. Per loro è una bellissima città d’arte e promotrice della cultura. Per caso su Facebook sul gruppo Eventi Abruzzo hanno visto che a Vasto c’era una rievocazione storica ad Agosto e sono venuti a vederla, e ne sono rimasti entusiasti. Successivamente si sono informati sulla possibilità di poter partecipare come figuranti. Hanno già partecipato l’anno scorso e hanno fatto richiesta anche quest’anno, per rivivere la grande emozione di indossare abiti storici e sfilare nella rievocazione tra le vie del centro di Vasto.

Maria Grazia dice che c’è un’analogia tra il pendente del Toson d’oro e il Vello D’Oro, è un andare a cercare qualcosa che ha perso il suo contenuto. E’ la ricerca solo di un vello, di uno scrigno, come il Santo Graal, per cercare, non per trovare, ma per ritrovarsi. Lei dice che ci si può ritrovare anche attraverso la storia, che appartiene ad ogni popolo e al tempo stesso a ognuno di noi, al di là di dove abitiamo, ed è per questo che lei e il marito da Roma partecipano con entusiasmo a questa importante rievocazione.

Valter Marinucci spiega che in questa 33° edizione è previsto il Corteo con costumi d’epoca e Spettacoli per le vie del centro storico eseguiti dagli sbandieratori e musici di Città di Lucera e di San Vito di Avigliano. Ci saranno inoltre I Draghi del Fuoco di Barletta, i Rievocatori “Fantasie d’Epoca di Napoli e i Giocolieri e Mangiafuoco “Liu Bò di Lucera. Inoltre è previsto dalle 22,45 nella Chiesa di Santa Maria Maggiore il Concerto con organo del 1719, in memoria di Cesare Michelangelo d’Avalos nel 290° della morte, con musicista Marco Vallese e il Soprano Lili Stefanova Pignatelli. Il Toson d’Oro sceglie ogni anno come principe un personaggio noto nel mondo dello spettacolo. Quest’anno ci sarà a Vasto Raimondo Todaro nei panni del Principe.

Valter dice che tra i tanti progetti dell’associazione del Toson D’Oro c’è quello di coinvolgere le scuole primarie di Vasto per vivere “Un giorno alla corte D’Avalos”, per far conoscere la storia e le tradizioni del Toson D’Oro.

Valter Marinucci ci tiene inoltre a ringraziare il Comune di Vasto e i tanti figuranti che volontariamente hanno deciso di aderire alla rievocazione. Augura che sia una partecipazione gioiosa con l’auspicio di una sempre miglior collaborazione per un futuro Toson D’oro sempre più bello con l’aiuto di tutti.

 

Foto di Marcella Ferrante

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