“La droga ti condiziona la vita e per te non c'è più altro che lei”.
Parole particolarmente dure e dirette quelle che Piero Villaggio ha rivolto al pubblico del Festival del Cinema di Vasto. Ieri, 30 luglio, si è svolta la prima serata della kermesse culturale che quest'anno, grazie alla Fondazione Cinema per Roma in sinergia con il Comune di Vasto, rinasce con tante novità.
La prima consiste nell’appuntamento delle 19 presso i giardini di Palazzo d'Avalos con la presentazione di un libro e relative letture, guidata dal regista e giornalista Mario Sesti.
Particolarmente intensa quella con il figlio di Paolo Villaggio che nella sua autobiografia dal titolo ‘Non mi sono fatto mancare niente’ ha raccontato la difficile storia della sua vita, segnata dal consumo di stupefacenti e dai tentativi di uscire dal tunnel. “Sono stato in tante cliniche, alcune anche molto belle, qui in Italia e all’estero per poi arrivare a San Patrignano”. Dalle letture di alcuni passi dedicati a quest’ultima esperienza, è partita una lunga digressione attraverso i racconti raccolti nel libro, mostrando grandi sofferenze vissute e subite durante il ricovero. Non sono mancati i riferimenti al problematico rapporto vissuto con la famiglia, in particolare col padre scomparso nel 2017 e “con cui ho avuto un rapporto frivolo per mancanza di tempo dato che è stato sempre molto impegnato nel lavoro e per via del successo che ne è derivato”. Relazione che si è ristabilita solo dopo che l’attore, ormai anziano, ha “cominciato a sentire l’esigenza della mia presenza e del mio accudimento, periodo nel quale si appoggiava spesso a me e in cui abbiamo cominciato a chiacchierare un po'”, ha aggiunto lo scrittore.
A seguire, nella cornice del Cortile e al termine della proiezione del film ‘Green Book’, campione d'incassi e vincitore di ben 3 premi Oscar, tra cui Miglior film, Anna Foglietta ha inaugurato la rassegna dedicata alle “Notti italiane: il tocco femminile del cinema”. L’attrice, dialogando con Sesti, ha condiviso con il pubblico il suo percorso professionale e umano, inscindibili “poiché interpretando un personaggio si imparano tante cose a partire dalla necessità di provare empatia, attingendo nel nostro vissuto”.
L’appuntamento per la seconda serata del Festival è stasera alle ore 19 con Martina Dell'Ombra che presenterà “Fake. Una storia vera (Mondadori). Federica Cacciola leggere alcune pagine.
Alle 22.30, l’intervista a l’attrice Silvia D'Amico e la proiezione di ‘Orecchie’ di Alessandro Aronadio.
Foto di Costanzo D'Angelo