I possibili futuri scenari nel panorama politico nazionale, accelerati dalla formazione del Partito Democratico e dall'annuncio di Silvio Berlusconi di fondare un nuovo partito svincolandosi da Alleanza Nazionale e Udc, trovano già 'terreno fertile' a Vasto. Ieri pomeriggio, nel corso della seduta del Consiglio comunale, è stata innanzitutto ufficializzata la composizione del nuovo gruppo del Partito Democratico e di quello del Partito del Popolo della Libertà. Forza Italia, invece, rappresentata dal consigliere Guido Giangiacomo, muta il nome del gruppo in Forza Italia verso il partito dei moderati e dei liberali. Sul fronte del centrosinistra, dunque, ecco il corposo gruppo del Partito Democratico, al quale hanno già aderito quattordici consiglieri (sette della Margherita, cinque dei Democratici di Sinistra e due della Lista Forte per Vasto). Capogruppo è stato indicato Fabio Giangiacomo (ex Ds), suoi vice Nicola D'Adamo (Forte) e Mario Olivieri (Margherita). Gruppo al quale potrebbe aderire anche Gianni Quagliarella, ieri assente in Consiglio per motivi di lavoro, in ''bilico'' tra la nuova formazione politica e lo Sdi con il quale eletto. Dall'altra parte è stato il Comitato Civico a rendersi protagonista di un'iniziativa: i consiglieri Tagliente, Marcello, Marcovecchio e Notarangelo (capogruppo) hanno infatti deciso di approdare in questo nuovo gruppo. Giangiacomo, però, che continua ad essere l'unico rappresentante 'ufficiale' di Berlusconi nell'assise civica a Vasto va, almeno per ora, non ancora nella direzione del Ppl, confermando quella 'distanza' con Tagliente che portò i due ad essere candidati distinti, nell'ambito del centrodestra, alle scorse elezioni comunali. Anzi, l'ex assessore della Giunta Pietrocola ha spiegato il suo comportamento leggendo in aula un documento ufficiale di Berlusconi a lui indirizzato nel quale si legge: ''E' necessario evitare di assumere a livello locale iniziative estemporanee prima che si svolga l'assemblea costituente del nuovo partito. Ti prego quindi, in questa fase di transizione, di rapportarti con le strutture del partito e con il coordinamento nazionale, nella persona di Sandro Bondi''. La ''fotografia'' politica del Consiglio comunale, tuttora, è dunque così delineata: quattordici consiglieri del Pd, due di Rifondazione, uno per parte Italia dei Valori, Udeur, Sdi e Psdi, un indipendente, quattro del Comitato Civico (futuro Ppl), due di Alleanza Nazionale, uno per parte Forza Italia verso il partito dei moderati e dei liberali e Udc ed uno del gruppo misto.