Dieci anni come un giorno: il tempo trascorso dalla notte del 6 aprile 2009 non è bastato a cancellare il dolore dal cuore dei familiari delle 309 vittime, morte sotto le macerie del terremoto.
Oggi come allora, la città si è stretta in un immenso abbraccio e, insieme, ha ricordato i suoi morti con una fiaccolata silenziosa e commossa. Migliaia gli aquilani che si sono dati appuntamento in via XX Settembre, sicuramente molti di più di quanti non fossero gli scorsi anni, come molti di più sono stati i giornalisti tornati nel capoluogo abruzzese dopo che i riflettori si erano spenti man a mano che trascorrevano gli anni dalla tragedia.
“È triste leggere negli occhi di mamma e papà la certezza: neanche stasera tornerà a casa”. Hanno sfilato tra fiaccole e lacrime. I loro volti impressi su gigantografie. I loro nomi scritti in ordine alfabetico su un grande lenzuolo. Sono tanti, troppi, i giovani morti la notte del 6 aprile 2009.
Continua su Rete8.it
Leggi altre notizie su Histonium.net