La soddisfazione per un primo, concreto passo avanti per la realizzazione del nuovo ospedale, l'orgoglio per il riconoscimento di un progetto da lui avviato ben otto anni fa durante la sua amministrazione, il rammarico per non essere stato invitato alla cerimonia di firma del contratto di cessione dei terreni di localit... Pozzitello dal Comune alla Asl avvenuta mercoled mattina in Comune. C'è tutto questo nei pensieri dell'ex sindaco di Vasto e leader dell'opposizione di centrodestra cittadina, Giuseppe Tagliente, all'indomani del passaggio ufficiale, nel patrimonio della Asl di Lanciano-Vasto, delle aree dove sorgerà il nuovo ospedale comprensoriale. ''C'è innanzitutto soddisfazione - afferma Tagliente - perché viene così riconosciuta quella che fu una pianificazione territoriale, attraverso la scelta di localizzare in quel punto il nuovo ospedale, indubbiamente lungimirante e che oggi trova piena conferma. Localizzazione scelta non in maniera casuale, ma che fu frutto dell'intento di guardare al territorio considerandolo globalmente, favorendo l'avvicinamento tra Vasto e San Salvo, tra le maggiori realt... della zona, attraverso il polo sanitario. Cessione di terreni che fa anche luce - aggiunge - su tutte le menzogne e le bugie dette fino a nemmeno troppo tempo fa da chi oggi è parte attiva dell'amministrazione''. Non manca l'affondo politico, poi, al centrosinistra. ''Alla faccia della discontinuità sbandierata dalla maggioranza, mi vien da dire. Questa amministrazione non sta facendo nulla di sinistra, anzi, continua a fare tutto quello che avevamo progettato noi durante gli anni in cui abbiamo governato la città''. Tornando al nuovo ospedale, Tagliente plaude agli impulsi dati dalla direzione della Asl per la realizzazione del presidio ospedaliero e sottolinea come parte di quei fondi oggi già a disposizione per il progetto (quelli derivanti dall'ex articolo 20 della Legge 67/88), annunciati dal direttore generale Caporossi, siano stati ''salvati'', durante l'ultima amministrazione regionale di centrodestra, dall'impegno dello stesso Tagliente e dell'allora governatore Giovanni Pace con buona parte di quei milioni di euro (oggi 34 a disposizione) che rischiavano di essere ''requisiti'' dal Governo perché non pienamente utilizzati.