Risiedevano sulla costa abruzzese, fra Vasto e San Salvo, dove avevano bar ed esercizi commerciali, ma in realtà gestivano l'importazione dall'Albania, e da altri paesi dell'Est, di grosse quantità di cocaina, eroina e hashish.
Droga che poi, attraverso una serie di referenti, veniva distribuita in Abruzzo e in altre regioni italiane, i principali esponenti della banda di albanesi sgominata da Carabinieri e Finanzieri dei Comandi provinciali di Chieti.
Venti gli ordini di custodia cautelare in carcere, emessi dal Gip presso il Tribunale dell'Aquila, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia ed eseguiti all'alba di oggi nelle province di Chieti, Genova, Campobasso e Foggia.
L'operazione, denominata “Evelin”, dal nome di un bar, arriva al termine di un'indagine durata oltre un anno e che aveva già portato all'arresto di 13 persone e al sequestro di 12 chilogrammi di stupefacenti. Le accuse nei confronti di persone indagate sono a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e detenzione e porto illegale di armi. Nel corso dell'operazione vengono eseguiti anche 37 decreti di perquisizione nei confronti di altrettanti indagati.
GLI ARRESTATI - Denis Bimi, Clirim Tafimi, Elvin Tafili, Eqrem Bimi, Basmir Sylja, Elvis Cafi, Adriano Shabanaj, Erlin Roci, Bruno Aliu, Costel Blanaru, Agim Cafi, Aidem Cekorja, Matteo Colapietra, Berardino D'Onofrio, Raffaele Iacovone, Andernes Tomorri, Franco Nardino, Alessandro Ronzullo, Abjond Xheka, Emran Morina.