Una lunga e appassionante intervista a Giancarlo Giannini, a cura del giornalista Gianni Quagliarella, ha concluso la tre giorni di appuntamenti dedicati alla riapertura della Sala Multimediale intitolata ad Enrico Mattei (leggi qui).
L’attore, regista e sceneggiatore ha incantato il pubblico con i suoi racconti, i suoi consigli di vita, guadagnati nel corso di una lunga esperienza lavorativa e di uomo. “Tutto il male viene per giovare” è solo una delle tante massime che ha tenuto a condividere, per poi concludere con fuori scaletta in un duetto esilarante con la band, che ha dato mostra delle sue grandi e istrioniche capacità artistiche.
Non da ultimo la commuovente interpretazione nella lettura de “L’infinito” di Leopardi che ha dato il via a un fiume di applausi.
Ad introdurre l'arrivo di Giannini, sono state le parole di sindaco Manuele Marcovecchio e la lettura di Giuliana Antenucci (attrice teatrale cupellese) che ha recitato un brano tratto dal libro "Cupello e la sua gente" scritto dall'Avv. Antonio Marcovecchio, "papà del sindaco scomparso lo scorso aprile. Il brano è incentrato sulla lotta e sul concorso popolare dei cupellesi relativamente ai giacimenti metaniferi siti sul territorio", come ha sottolineato al nostro giornale la consigliera comunale Giuliana Chioli.