L’associazione Pro Trignina non ci sta e, sull’attivazione dell’autovelox sulla Statale 16 a Vasto, chiede l’accesso agli atti.
“Giovedì 15 novembre – anticipa il presidente, Antonio Turdò – è previsto un incontro con il comandante della Polizia Locale, Giuseppe Del Moro, al fine di ottenere la documentazione richiesta il 18 ottobre scorso”. E’ lo stesso Turdò a indicare quello che l’associazione vuole verificare: “Autorizzazione dell’Anas S.p.A. con la quale si permette l’installazione e la posa in opera di autovelox da remoto o fisso sulla Strada Statale; il decreto del Prefetto della Provincia di Chieti con il quale si autorizza l’utilizzo dell’autovelox e la relativa elevazione dei verbali in contestazione differita, ai sensi e per gli effetti della legge 285 del 1992. E, ancora, la certificazione comprovante la corrispondenza dell’apparecchiatura da utilizzare da parte della ditta Cts Electronics Snc di Cannara per conto di SOES spa di Telese Terme(BN), modello Multaradar S580, alla direttiva Maroni del 14 agosto 2009, al decreto Delrio del 13 giugno 2017 e alla direttiva Minniti del 4 agosto 2017".
In particolare la Pro Trignina vuol accertare omologazione, taratura e caratteristiche tecniche che la postazione in controllo da remoto deve possedere. Al comandante Del Moro vengono inoltre chiesti gli atti che dimostrano “che tipo di rapporto esiste tra la Cts Electronics Snc di Cannara per conto di SOES Spa di Telese Terme e il Comune di Vasto, e se questo tipo di rapporto si basa su una percentuale di incasso dei verbali o in misura fissa in rapporto al servizio reso”. “Subito dopo l’incontro con il comandante –conclude Turdò - faremo un sopralluogo sulla postazione per verificare se ci siano requisiti e profili di legittimità della stessa”.
La combattiva associazione, che in Abruzzo e Molise conta centinaia di iscritti, lotta contro quelli che ritiene abusi degli enti locali ai danni degli automobilisti: contravvenzioni sulle strade per far cassa, insomma, più che arginare gli incidenti stradali.