Nell'Auditorium del Rettorato, allievi, amici e colleghi hanno reso omaggio al prof. Gianni Oliva, ordinario di Letteratura italiana e decano dell’ Ateneo che lascia per raggiunti limiti di età.
L’ultima lezione universitaria dedicata al Sommo poeta Dante ha il sapore di un ritorno alle origini per Gianni Oliva, significa girare la clessidra del tempo tornando indietro alla prima lezione sul Paradiso, tenuta all’Università di Perugia a soli 24 anni, con la voce che tremava, ieri come oggi. Perché negli occhi di chi ha votato la propria vita allo studio si legge l’emozione di un atto conclusivo che chiude un percorso umano non solo professionale.
Molti studenti ed ex studenti della D’Annunzio con docenti venuti da tutta Italia e dall’estero si sono ritrovati a quest’appuntamento in atto di riconoscenza per chi ha saputo indirizzare e guidare lo studio di una disciplina che “reca ancora quella tunica invisibile di sacralità” – come ha sottolineato Pietro Gibellini, dopo 46 anni di Università passati tra Perugia, Roma La Sapienza e Chieti, dove Oliva è stato professore ordinario da 31 anni.
A farne un ritratto autentico, poi, con i ricordi che scorrono a rebours, sono intervenuti - introdotti sapientemente dal prof. Andrea Lombardinilo (Univeristà G.D’Annunzio Chieti) - i professori Pietro Gibellini (Università Ca’ Foscari Venezia), Giovanni Tesio (Università Piemonte Orientale), Pasquale Guaragnella (Università Bari), Sebastiano Martelli (Università Salerno), tratteggiando i contorni di un uomo che senza retorica e con la musica in sottofondo lascia una traccia profonda negli studi letterari moderni. A ciò si aggiunge il saluto del Magnifico Rettore Sergio Caputi con il Direttore di Dipartimento di Lettere, prof. Carmine Catenacci, che hanno fatto gli onori di casa e inaugurato i lavori di una mattinata densa di emozioni e di partecipazione d’affetto sincero.
Con l’occasione, inoltre, è stato presentato il volume di studi dal titolo Un'operosa stagione. Scritti offerti a Gianni Oliva (Carabba, 2018), a cura di Mario Cimini, Antonella Di Nallo, Valeria Giannantonio, Mirko Menna e Luciana Pasquini che raccoglie saggi di colleghi ed ex-studenti ispirati alle linee di ricerca seguite dal prof. Oliva in 40 anni di carriera passati tra gli autori e gli ambiti prediletti. Dante, D’Annunzio, la famiglia Rossetti, Verga e Capuana, Pascoli, la letteratura regionale indagata secondo la prospettiva geo-storica e il teatro dell’Otto Novecento sono stati i principali indirizzi per uno studioso che con ironia e leggerezza, arte e raffinatezza, ha dedicato pagine memorabili di critica ed esegesi letteraria.
Presente anche il vice sindaco e assessore alla Cultura Giuseppe Forte in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale di Vasto che ha dedicato una menzione speciale a un cittadino che ha contribuito a portare il nome di Vasto nel mondo e di cui il Centro Europeo di Studi Rossettiani è e rimane il frutto di quell’“operosa stagione” che continua a sperimentare nuove strade.