Finisce nuovamente nel 'mirino' di Confesercenti la grande distribuzione ed in particolare, a scatenare malumori e proteste, sono stati gli ultimi provvedimenti in materia licenziati dal Consiglio regionale d'Abruzzo. Un grido d'allarme, in termini di preoccupazione per il futuro di numerosi piccoli esercenti, quello dell'organizzazione di categoria. ''Il Consiglio regionale d'Abruzzo, nella seduta del 23 ottobre - si legge in una lunga e dura nota siglata dai responsabili di Confesercenti del Vastese Elio Fiorito e Simone Lembo, di Vasto Franco Menna e di San Salvo Luigi Bonanni -, con i voti dei consiglieri di maggioranza ed opposizione presenti, ha approvato la totale liberalizzazione delle autorizzazioni commerciali per la grande distribuzione oltre che la previsione di apertura e chiusura dei negozi per 41 domeniche più le festività di calendario. Con un emendamento 'nascosto', proposto dal presidente della IV Commissione regionale Attività Produttive, Augusto Di Stanislao, il Consiglio ha inferto un duro colpo alle legittime aspettative di tanti piccoli e medi imprenditori commerciali della nostra regione. Si continua a pensare che le imprese del terziario, comprese quelle di tutto il territorio del Vastese (circa 10.000 nella nostra provincia), siano inutili allo sviluppo economico ed al mantenimento della coesione sociale nei comuni. In una notte si sono 'stracciati' anni ed anni di concertazione con le categorie produttive. La totale liberalizzazione rappresenta la piena sudditanza dell'attuale classe politica ai 'poteri forti' che trovano in questo malgoverno il miglior modo di operare''. Per queste ragioni Confesercenti di zona del Vastese, insieme alle sezioni provinciale e regionale, ha proclamato lo stato di agitazione e protesta di tutte le categorie rappresentate con l'intento di favorire un ripensamento rispetto a quelle che sono state le recenti decisioni prese. Già in queste ore si stanno organizzando e promuovendo incontri e azioni di informazione e sensibilizzazione con gli operatori commerciali, oltre che con i rappresentanti istituzionali, le forze politiche e i sindacati dei lavoratori dipendenti. Giovedì 8 novembre, alle ore 16, è prevista una prima assemblea di protesta, in programma a Chieti. Non manca l'appello ai politici del territorio affinché si pongano in essere azioni tese a rivedere gli ultimi orientamenti e ad agire per una reale difesa di una categoria, quella dei piccoli esercenti e commercianti, già in notevole sofferenza. ''Ai rappresentanti del territorio presenti in Regione ed alle forze politiche della zona - si legge ancora nella parte conclusiva della nota di Confesercenti - chiediamo di far sentire la loro opinione a riguardo. Ed ai sindaci che si troveranno disarmati ed impreparati ad affrontare le nuove problematiche chiediamo di non restare silenziosi e di far sentire la propria voce sulla questione''.