AUTOVELOX SULLA STATALE 16, L'ATTENZIONE SULLA QUESTIONE RESTA ALTA

Michele Tana
02/11/2007
Attualità
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La questione delle tante multe comminate, per il superamento della velocità nel tratto molisano della Statale 16 Adriatica in territorio di Montenero di Bisaccia, continua a far discutere. Le numerose sanzioni elevate stanno provocando una reazione di non trascurabile portata, da parte di diversi automobilisti. Dopo l'articolo pubblicato due giorni fa su questo sito, sono giunti ulteriori commenti e valutazioni sull'apparecchio rilevatore della velocità spesso utilizzato nella zona del centro commerciale 'Costaverde'. ''Preciso innanzitutto - ci scrive un nostro lettore - di aver ricevuto in questi giorni un verbale di accertamento per eccesso di velocità che è stata riscontrata pari a 68 km/h ovvero 63 km/h in data 31 maggio 2007 e precisamente nel territorio di Montenero di Bisaccia in corrispondenza dello svincolo per il centro commerciale direzione Vasto-Termoli. Nel verbale vi è indicato che il limite vigente al 31 maggio 2007 era di 50 km/h, mentre attualmente, come testimonia la foto in allegato (che pubblichiamo ndr.) il limite è di 70 Km/h. Ora il punto è proprio questo: non si può stabilire un limite di 50 Km/h su una strada statale molto frequentata da persone che giornalmente si recano al lavoro. Inoltre, ho provato a fare quel tratto a 50 km/h ma alle spalle avevo due Tir che entrambi mi hanno strombazzato per avere strada. Dunque: come è possibile rispettare dei limiti assurdi che nessuno rispetta? Vi sono certamente delle responsabilità anche da parte dell'Anas che dovrebbe stabilire limiti adeguati e confacenti alla natura ed alle condizioni della strada in questione poiché trattasi di una strada statale in quel tratto rettilinea e senza incroci o accessi''. Una riflessione, poi, sul 'modus operandi' di alcuni enti a riguardo dell'autovelox. Contestato, in particolare, quello che sarebbe l''andazzo' di quasi nascondere l'impianto autovelox, così da rimpinguare, pensano i maligni, le casse comunali. ''Tutto questo - rimarca ancora il nostro lettore - contravvenendo ad un preciso obbligo di legge stabilito dall'art. 183 del regolamento di attuazione al codice della strada. E' ora che questa pratica abbia termine. Se si vuole che i limiti vengono rispettati, chi è chiamato a far rispettare la legge deve essere lui per primo a rispettarla''.

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