Stabilizzazione degli operai in mobilità, 'grido di dolore' degli ex Sider Vasto

L'interrogativo: che fine hanno fatto i buoni propositi del Comune di Vasto relativi alle assunzioni?

Gianni Quagliarella
04/09/2018
Attualità
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Che fine hanno fatto i buoni propositi del Comune di Vasto in merito alla stabilizzazione degli operai in mobilità, la gran parte dei quali provenienti dalla Sider Vasto?

Se lo chiedono, con crescente preoccupazione, gli ex dipendenti della dismessa fabbrica di Punta Penna, secondo i quali l’amministrazione comunale, tempo addietro, avrebbe promesso loro di assumerli, una volta espletate le pratiche selettive e di concorso.

In municipio ci avevano detto – spiega uno di loro, che chiede l’anonimato – che entro questo mese di settembre avrebbero avviato le procedure per farci rimanere in servizio. Il tempo passa, però e nessuno si degna di riceverci e darci spiegazioni”.

La preoccupazione degli ex operai della Sidervasto, per lo più attualmente utilizzati in municipio come elettricisti e giardinieri, è che i concorsi si facciano, ma soltanto per gli impiegati. “Eppure di manovali c’è bisogno come il pane – riprende il lavoratore – più che di altre figure professionali. Siamo una decina, tutti padri di famiglia e, per giunta, vastesi, ma abbiamo la sensazione che ci stiano prendendo in giro. In questo clima di assordante silenzio si rincorrono voci, chissà quanto fondate, secondo cui la pubblica amministrazione preferirebbe rivolgersi altrove per il personale, pagato, magari, da altri enti, o a dare in appalto i servizi di manutenzione laddove non si riesca a far fronte alle necessità con mezzi e personale proprio. E dire che, tra noi – conclude l’ex operaio Sider – un paio sono già andati in pensione e qualcun altro ci andrà a breve. Meritiamo attenzione e risposte chiare, perché l’attesa si va facendo snervante”.

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