Nicola Sarni, imprenditore pugliese da anni trapiantato a Vasto, ha rilevato ''Fini Fast'', la catena modenese di autogrill di Vittorio Fini. A confermare la notizia è lo stesso Sarni, il quale dichiara che l'operazione si è perfezionata ieri al termine di un anno e mezzo di serrate trattative. Costo dell'operazione, 30 milioni di euro, investimento che consente all'operatore economico di acquisire il 51 per cento della società emiliana, attraverso 21 stazioni autostradali, 650 dipendenti ed un fatturato annuo che supera i 60 milioni di euro. Per cogliere l'obiettivo, Sarni, già presente nel settore della ristorazione autostradale, ha rilevato la ''Fini Fast'' assieme ad alcuni gruppi bancari, San Paolo Imi e Banca delle Marche con il fondo Focus. La famiglia di origine di Sarni ha interessi nella ristorazione autostradale, oltre che nei centri commerciali, nell'oreficeria e nell'immobiliare. E' stata una delle prime a muoversi in questo particolare settore, all'inizio degli anni Settanta, quando comparivano sulla rete autostradale i primi punti di ristorazione e le prime stazioni di servizio. Sarni, di recente uscito dal gruppo industriale di famiglia che sviluppa complessivamente circa 200 milioni di euro di fatturato all'anno, deterrà il 51% della società acquisita, mentre i fondi bancari avranno il 46%. Il restante 3%, secondo l'agenzia Radiocor, sarà in mano al management. Questa operazione incide non poco sugli equilibri complessivi del mercato. Sommando in linea teorica la società acquisita da Nicola Sarni alle attività possedute dalla sua famiglia rimasta nella società originaria, si arriva infatti a un valore aggregato ipotetico rilevante: con una quota di mercato di circa il 9 per cento, che pone questa realtà alle spalle soltanto di Autogrill, il colosso controllato dal gruppo Benetton, che ha circa il 67 per cento del mercato. Al terzo posto c'è Chef Express, del gruppo Cremonini di Modena.