Anastasia Massone è una giovane grafica vastese. Molto timida, riservata, con una grande passione per la grafica e per la fotografia, è molto ironica e scherzosa con i suoi amici. Una ragazza apparentemente come tante altre. Invece no, la sua è una storia speciale, quella di una ragazza che prendendo spunto da brand famosi, li trasforma mettendo in evidenza nelle sue magliette, parole in dialetto abruzzese. Un’idea originale che sta riscuotendo molto successo in tutta Italia.
Anastasia racconta che questa nuova passione è nata dal 2014 quasi per scherzo. I genitori erano in vacanza e per mancanza di tempo Anastasia non aveva fatto la lavatrice, in assenza di magliette pulite, ha un’idea, prendere per gioco una maglietta bianca dello studio grafico in cui lavora e nella stampa, modifica in modo ironico un brand, accorgendosi con stupore che la sua t-shirt piace molto ai suoi amici. Nel 2017 l’idea originale di Anastasia si trasforma, prende dei brand famosi e li trasforma in parole in dialetto abruzzesi. Tutto è nato sempre per scherzo. Tra i piatti preferiti di Anastasia ci sono le pallotte cace e ove, e stava pensando di realizzare una nuova t-shirt con questa scritta, ma non sapeva ancora decidere la grafica, poi vede il logo con le fiamme, e ha l’intuizione: il rosso rappresenta il sugo e le fiamme la cottura. Trasforma la sua idea in una nuova maglietta quella appunto delle Pallotte ed inizia subito il successo tra i suoi amici, che vogliono anche loro una maglietta così.
Con gli amici si è sempre divertita a fare i nomi composti, e ridendo e scherzando nella scelta del nome del suo brand, sceglie “Philip Uttana” e come slogan “Sparagn e Cumbarisc”.
L’originalità della grafica e la parola in dialetto abruzzese, piace molto a chi ha l’Abruzzo nel cuore e magari vive lontano. L’ispirazione goliardica, ironica permane in tutte le maglie, la grafica che è la sua passione è sempre molto curata. Non c’è attinenza al marchio originale, lascia la prima lettera e cerca una parola breve in dialetto abruzzese, divertente. Cerca di avvicinarsi al brand originale cambiando però sia la grafica che la parola. L’associazione tra il logo e la parola in dialetto vastese è l’idea originale di Anastasia. E’ simile, ma non uguale, incuriosisce, crea divertimento e molto successo.
Anastasia dice che le piace molto che i giovani siano interessati alle parole in dialetto abruzzese delle sue maglie, perché con il salto generazionale si sta perdendo l’uso del dialetto, non si usa più e ora, grazie alle sue t-shirt i giovani si trovano a usare spesso quei termini. Anastasia non ha usato il dialetto vastese ma quello abruzzese, per poter essere compresa da tutti coloro che appartengono all’Abruzzo, considerando la grande diversità del dialetto anche tra comuni vicini, con eccezione di “Scilita” che è proprio vastese, ma le piaceva molto la parola ed ha osato, accorgendosi che piace a moltissimi. Le maglie che hanno più successo sono : “Lacost’” ,“Pallotte” e “Ndundì”, “Bardasce”, ma anche tutte le altre.
Francesco Malatesta, giovane ragazzo vastese, a Roma per lavoro, ha avuto nei giorni scorsi l’invito da parte di Anastasia di seguire Philip Uttana per tutta la parte di e-commerce e le promozione social, per poter seguire meglio l’attività e dargli il giusto risalto.
Una curiosità è che Anastasia non ha voluto rivelare nel sito e nella pagina face book la sua identità, e succede spesso a Vasto che i ragazzi, soprattutto giovanissimi, le dicano “ Tanto lo sappiamo che sei tu Philip Uttana? “ e le chiedono un selfie insieme. Lei ne rimane sempre sorpresa e meravigliata, non si aspettava questa notorietà.
L’altra cosa bella è che Anastasia è chiamata a partecipare con le sue magliette a varie manifestazioni a Pescara, a San Salvo al giardino botanico, recentemente al Siren Festival. In questo ultimo evento le sue maglie hanno incuriosito i tantissimi giovani anche stranieri presenti alla manifestazione, che prima di comprare la maglietta hanno voluto sapere il significato della parola abruzzese. Ovviamente dovunque si propone, le sue maglie hanno molto successo, anche per il prezzo contenuto, rispettando lo slogan “ sparagn e cumbarisc”.
Simpatica è la storia degli adesivi “ sparagn e cumbarisc” regalati con la maglietta. La prima foto con l’adesivo l’ha fatta Anastasia, con il duomo di Milano alle spalle l’anno scorso. Da questa foto, tutti gli amici, conoscenti e clienti le inviano la loro foto con l’adesivo da ogni parte del mondo, dal Vietnam, da Copacabana, dal New Jersey che Anastasia pubblica nella sua pagina face book.
Altro prodotto che ha molto successo sono le spillette, l’ha iniziate a fare dall’anno scorso, sempre per divertimento, poi ha deciso di riprodurre con questo formato, i brand che non è riuscita a fare sulle magliette.
Anastasia è rimasta piacevolmente sorpresa quando una sua amica le ha messo la scorsa settimana nel profilo face book, il video di una signora anziana che indossando la sua maglia “Scilita”, con occhiali da sole, spiegava la ricetta delle pallotte. Veramente molto divertente.
Il suo successo è frutto di molteplici fattori, la sua spiccata fantasia, l’amore per l’arte, per la grafica, per la fotografia, la sua ironia, la grande collaborazione dei suoi amici che danno il giusto risalto alle sue idee. Non si aspettava certo il successo, è riuscita ad anticipare il pensiero di altri, con grande originalità.