E' trascorsa circa una settimana da quando, su sollecitazioni di cittadini, un dirigente dell'amministrazione comunale allertava la Sasi per interventi urgenti sulla rete idrica e fognaria di via Adriatica. Un tratto di strada che da sempre viene indicato come l'anello più debole delle reti in questione. Perdite di acque da condotte idriche e fognarie il cui stato di degrado e disfacimento già nel febbraio 2006 avevano provocato l'abbassamento del piano stradale e continui cedimenti della zona sottostante. ''Abbiamo tempo addietro denunciato - ha dichiarato l'ambientalista vastese Ivo Menna - ma senza risultati, non solo il degrado di queste infrastrutture, ma la pericolosità per la salute umana di reti idriche costituite dal 70% circa di un materiale, cemento-amianto, dichiarato fuorilegge dalla 257/92, pericolosissimo, e da sostituire con celerità. Questa amministrazione, e la sinistra cosiddetta radicale cosa aspetta ancora a porre come obiettivo fondamentale il problema delle reti idriche e fognarie da sostituire riconoscendo alla Salute umana lo status di Bene Comune? Sarebbe il caso che venga convocata la Sasi e iniziare a porre la questione, questa sì vera, della sostituzione e la bonifica delle vecchie reti e vecchie fogne. Perché il consolidamento e le opere di difesa di questa zona della città - conclude Menna - la più pregiata e ricca di storia dal punto di vista archeologico e paesaggistico abbia durata e infonda sicurezza ai cittadini, è urgente intervenire sul risanamento della rete idrica e fognaria che si scoprono sempre di più in questa area molto fatiscente e usurati nel tempo''.