La questione della realizzazione della pista ciclabile tra le marine di Vasto e San Salvo continua ad alimentare il dibattito sulla materia e vanno registrate le posizioni contrarie a quanto progettato dall'amministrazione comunale. Su tutte quelle di Antonino Spinnato, esponente locale dei Verdi, e del Comitato per la Protezione delle Dune, presieduto da Mirella Frasca. Quest'ultima, in una nota, così inquadra la questione: ''L'ultimo incontro dell'Amministrazione comunale con i cittadini sul tema della pista ciclabile non ha chiarito quasi per niente i dubbi e le forti perplessità, sia in merito al progetto sia in merito alle procedure seguite fino adesso per far andare avanti il progetto stesso. Siamo amareggiati soprattutto nel constatare che l'Amministrazione comunale di Vasto finora non ha tenuto in nessun conto le oltre 2.500 firme raccolte dal Comitato. Non ci pare il giusto modo di dare ascolto ai cittadini sensibili alle problematiche ambientali. Gli scempi evidenti inferti al territorio costiero non possono continuare, non si può compromettere una riserva di biodiversità, non si può posare asfalto sulla zona retrodunale, neanche per una pista ciclabile. Un progetto, quello della pista ciclabile che non porterà nessuna utilità ai residenti e arrecherà disagi ai turisti. Ci chiediamo: ''Perché il Comune di San Salvo ha deciso di deviare il percorso della pista ciclabile proprio per non intaccare le proprie dune?''. Non bisogna mai dimenticare che il tratto interessato dal progetto di pista ciclabile rientra in un SIC ( Sito di Interesse Comunitario), ovvero un sito che conserva al suo interno un tipo di habitat che contribuisce in modo significativo alla biodiversità nella regione Abruzzo. Inoltre, da una ricognizione effettuata da alcuni esperti, è stata accertata in loco la presenza della Testuggine di Hermann (testudo hermanni), il che fa del Sic di Vasto Marina un territorio intoccabile. Il degrado e l'abbandono della zona dunale di Vasto Marina, di cui tanto parla l'Amministrazione comunale di Vasto, non è altro che la mancata tutela del proprio territorio da parte della stessa Amministrazione; è il Comune di Vasto che dovrebbe tutelarlo e custodirlo non solo per gli utenti, ma soprattutto per le future generazioni. Certo né la testuggine di Hermann né gli aironi né le garzette né i tanti animali presenti nel sito si faranno sentire, loro non scenderanno mai in piazza, loro sono destinati a scomparire. Forse sarebbe il caso, caro assessore Suriani, di far fare a professionisti seri uno studio approfondito del sito e non pensare solo alla pista ciclabile. Caro assessore, Lei vuole proseguire lo scempio? A questo punto non ci meravigliamo più della bandiera nera assegnata da Legambiente al Comune di Vasto. Il Comitato rimarrà vigile con l'obiettivo di salvaguardare le ultime Dune di Vasto''.