Una mattinata turbolenta quella vissuta da alcune persone che erano in attesa di salire su un treno Intercity presso la stazione di Vasto–San Salvo.
Il convoglio ferroviario, infatti, non ha rispettato la fermata, ma è passato davanti agli occhi attoniti dei circa cinquanta aspiranti passeggeri.
Solo quando era ormai già a diversi metri fuori dalla banchina, si è fermato ed ha tentato di fare retromarcia. Ciò non è valso a permettere la salita regolare dei pendolari, costringendoli, valige alla mano, al tentativo di raggiungere le porte aperte lungo gli impervi ciottoli, molto oltre il marciapiede preposto.
“Abbiamo dovuto camminare con i nostri bagagli – questo il racconto di una signora – e abbiamo avuto tantissime difficoltà perché, a quel punto, bisognava raggiungere lo scalino che era a circa 50-60 centimetri da terra”.
I disagi, inoltre, non si sono limitati alla salita ma hanno causato la perdita della coincidenza con il Frecciarossa che in molti avrebbero dovuto prendere una volta arrivati a Pescara: “Presi dal panico – continua la viaggiatrice diretta a Milano - ci siamo lamentati con il capotreno chiedendo di far aspettare il Frecciarossa a Pescara, e non solo non è stato possibile, ma ci siamo fermati più di venti minuti sotto la galleria. Attualmente sto viaggiando verso Bologna con un ritardo di circa quaranta minuti, sperando di trovare una coincidenza che mi porti alla mia meta.”
Questa brutta avventura potrebbe riaccendere i riflettori sulla necessità che il Frecciabianca si fermi alla stazione di Vasto - San Salvo non solo nel periodo estivo, ma anche durante il resto dell’anno, visti i numerosi pendolari che partono dalle zone limitrofe.