Da Massimo Desiati (La Destra) riceviamo e pubblichiamo: ''Si parte dall'assunto che l'attuale Piano Regolatore Generale del Comune di Vasto abbia prodotto danni. E' indubbio che il sentimento diffuso nella cittadinanza sia quello di aver visto, sotto molti aspetti, violentato il territorio della Città. Probabilmente il Centrodestra vastese ha pagato lo scotto di un simile giudizio con la sconfitta elettorale nelle ultime amministrative. A quel piano sarebbero dovute seguire lo Strumento attuativo e l'Ufficio del Prg, questo non accadde e si produsse un vuoto. In quel vuoto, anche normativo, prese il sopravvento l'interpretazione ed una cattiva gestione del Piano e, con essi, un eccessivo permissivismo in mancanza di norme certe. In precedenza, l'accoglimento di molte ''osservazioni'' aveva già prodotto i suoi effetti. Oggi si prospettano, da parte dell'Amministrazione di centrosinistra, ''Norme tecniche'' eccessivamente restrittive, ispirate ad una reazione che, credo di poter qualificare, demagogica e populista. E si perde il senso della misura. Infatti, le Norme in discussione non c'è dubbio che mirino a modificare aspetti sostanziali dell'attuale Prg, anche senza il rispetto delle procedure. Non è pensabile, infatti, che, piccoli proprietari, i quali hanno maturato aspettative di edificabilità, vedano leso un proprio diritto (per il quale, tra l'altro, hanno ben pagato l'Ici) con una contrazione sostanziale della cubatura realizzabile! Altra cosa è regolamentare le distanze e le altezze; il risultato di dar ordine, anche se tardivamente, sarebbe ugualmente raggiunto, oltretutto nella consapevolezza generale che l'attuale realtà non è perpetuabile. Non può esservi difesa di principio per un Prg che non ha sviluppato gli effetti desiderati in termini tecnici e che ha prodotto nocumento anche dal punto di vista elettorale per i suoi artefici. Intravedo due soluzioni. La prima è percorribile soltanto se l'Amministrazione attiva non si mostra sorda, per principio, a modifiche delle Norme tecniche così come proposte e se, d'altro canto, la opposizione rinuncia ad un atteggiamento presuntuoso e barricadiero. Simili comportamenti, se attuati, sarebbero realmente espressione di maturità politica. La seconda è realizzabile con il ritiro della proposta della maggioranza e con l'inizio delle procedure per la redazione di un nuova variante all'attuale Prg. Solo così vi sarebbe, da parte sua, una seria assunzione di responsabilità. In ogni altro caso ne uscirebbero lesi i diritti, impediti gli investimenti, mortificate le aspirazioni ma la sconfitta più grande sarebbe per la politica cittadina, troppo condizionata da ideologismi di appartenenza e tracotanze personali''.