QUARTIERE IN RIVOLTA CONTRO L'INSTALLAZIONE DI UNA CABINA ELETTRICA

della redazione
03/02/2006
Attualità
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Hanno desistito soltanto di fronte alla determinazione ed alla volontà di alcuni residenti di vederci chiaro ed impedire un qualcosa che ai più appariva fuori legge. Acque agitate, stamattina, in via Nicola Bosco, nel quartiere San Paolo, nei pressi del palazzo sede dell'Istituzione dei Servizi Sociali. A distanza di oltre due anni i tecnici di un'impresa specializzata hanno tentato di installare, inizialmente su un terreno di proprietà condominiale una cabina elettrica. I tecnici sono stati fermati dai residenti, i quali, carte alla mano, avrebbero dimostrato che si trattava di un suolo condominiale e, dunque, privato. Dopo un febbrile scambio di telefonate con il Comune di Vasto, da dove avrebbero avuto nuove istruzioni, i tecnici hanno successivamente ripiegato su un sito vicino, questa volta di proprietà pubblica, ma sono stati respinti dalla popolazione che, per quella zona, vuole un'area a verde pubblico attrezzato. Pure i carabinieri, chiamati dai cittadini, sono giunti sul posto per verificare i danni arrecati dall'intervento (è stato sradicato un albero di fico che stava lì da venti anni). Tuona Ivo Menna dei Verdi: ''C'è grande confusione al Comune, visto che, dopo più di due anni, non si è saputo scegliere un sito alternativo. Lì bisogna creare un'area verde attrezzata, mentre la cabina può essere interrata lontano dalle case''. Critico anche Antonio Colella, del comitato ''Un quartiere per vivere'': ''Ci siamo opposti già due anni fa a quella installazione, continueremo a farlo anche adesso, vigilando e presidiando la zona. Il Comune deve dare risposte serie sul tema dell'inquinamento da elettrosmog: abbiamo raccolto firme e presentato un'istanza finanche al Presidente della Repubblica per denunciare la superficialità di chi ci amministra''.

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