Progetto cementificio a Punta Penna, ricorso al Tar dietro l'angolo

Wwf e Legambiente pronti a contrastare in prima battuta il recente parere favorevole dell'Urbanistica del Comune

Anna Bontempo (Il Centro)
05/02/2018
Attualità
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Wwf e Legambiente faranno ricorso contro il parere favorevole alla Vinca (Valutazione di incidenza ambientale) sul cementificio rilasciato dal dirigente della sezione Urbanistica comunale. Le due associazioni hanno annunciato, nel corso del tavolo tecnico che si è tenuto in Comune giovedì pomeriggio, di voler chiedere l’annullamento del provvedimento ai giudici amministrativi regionali. Provvedimento che il Pd  e il Movimento 5 stelle hanno chiesto di “revocare in autotutela”.

E’ un parere superficiale che non tiene conto di tanti elementi”, attacca Fabrizia Arduini, presidente Wwf zona frentana, “ci sono almeno 12-13 punti che non sono stati presi in considerazione tenuto conto che il cementificio, oltre ad essere nella fascia di protezione esterna della riserva naturale di Punta Aderci,  è anche a ridosso di un Sic (Sito di interesse comunitario). Stiamo anche valutando se fare una segnalazione all’Unione Europea, aggiunge l’ambientalista, presente giovedì, insieme ai rappresentanti di altre associazioni,  al tavolo tecnico convocato dal sindaco Francesco Menna e dall’assessore alle Politiche ambientali Paola Cianci.

Nel corso dell’incontro sono state analizzate le azioni da mettere in campo. Pur essendo consapevoli che il parere favorevole del dirigente comunale alla Vinca relativamente alle immissioni in atmosfera sia solo una fase del procedimento amministrativo non ancora concluso, le associazioni vogliono avviare delle azioni di tutela.

“Ci sono tanti aspetti che non sono stati tenuti nella debita considerazione”, insiste Fabrizia Arduini, che esprime tutta una serie di perplessità sulle prescrizioni e le mitigazioni dell’impatto ambientale, quali il lavaggio del piazzale a servizio dell’opificio industriale,  la messa a dimora di arbusti e la limitazione della velocità di transito delle auto e dei mezzi di trasporto a 30 Km orari.

Nel frattempo la vicenda del cementificio a 50 metri dalla riserva naturale di Punta Aderci conquista la ribalta della cronaca nazionale. Italiambiente.it, il quotidiano della biodiversità, parla in un servizio della marcia di protesta a cui hanno partecipato 800 manifestanti, fra cui tantissimi soci della sezione Cai di Vasto. Secondo il Club alpino è auspicabile “che venga attivata una Commissione che avvii una seria discussione sulla riconversione dell’area industriale”.                  

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