L'ingiunzione di pagamento del Tribunale di Vasto, richiesta dal Comune di Vasto nei confronti della Sasi, la società di Lanciano che gestisce il servizio idrico integrato in cittò, a versare nelle casse comunali 6 milioni 342 mila euro viene così commentata dall'associazione ''Frentania Provincia''. ''Era ben chiaro a chiunque avesse un minimo di dimestichezza con i bilanci che le sopravvenienze attive utilizzate dalla Sasi per far quadrare i bilanci 2004 e 2005 non erano sufficienti. Le sopravvenienze attive da noi denunciate - ricorda Pino Valente, presidente dell'associazione culturale - avrebbero creato delle sopravvenienze passive nei bilanci dei Comuni che subivano i tagli e quello di Vasto era uno dei più colpiti''. Questo primo round vede infatti vincente il Comune di Vasto ma sicuramente la Sasi farà ricorso. ''Certo è - continua Valente - che comunque vada a finire la querelle tra Sasi e Comuni, i buchi di bilancio verranno coperti da cittadini che hanno assistito per anni alla spartizione della torta da parte di partiti ingordi, che hanno saccheggiato per anni prima il Consorzio Aquedottistico e poi la Sasi con gestioni assolutamente discutibili''. L'associazione culturale Frentania Provincia reclama ''immediata chiarezza'' sulla vicenda e sulle reali conseguenze che i cittadini andranno a subire: ''Non è più tollerabile il silenzio di chi sa e non parla per rinviare il più a lungo possibile le inevitabili ripercussioni che sicuramente ci saranno''.