Fatti, non solo nuove promesse sulla raccolta differenziata in città

Carinci (Movimento 5 Stelle): "Si trovino soluzioni e provvedimenti idonei ad elevare le percentuali

Anna Bontempo (Il Centro)
05/12/2017
Attualità
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"La differenziata è un flop? L’amministrazione comunale ne prenda atto e, piuttosto che dilungarsi in espressioni di autocompiacimento che configgono con la logica dei numeri e con la realtà dei fatti,  si impegni a trovare soluzioni e provvedimenti idonei ad elevare le percentuali”. 

E’ polemica dopo la pubblicazione sul Centro dei report della Pulchra, la società partecipata del Comune, dati che dimostrano come, a distanza di 8 anni dall’avvio del “porta a porta” e nonostante l’estensione del servizio alla Marina, non si sia ancora riusciti a raggiungere il tetto del 65% previsto dalla legge. Nel frattempo la spesa per la raccolta e lo spazzamento è quasi raddoppiata passando dai 2.992.000 euro del 2009 ai 4.633.000 del 2016. Somma a cui và aggiunto il costo per il conferimento del pattume nell’impianto di Valle Cena (1.046.000 nel 2016).

“L’impegno dell’amministrazione nel corso di questo mandato è raggiungere il 65% di raccolta differenziata”, assicura il vice sindaco e assessore alle politiche ambientali, Paola Cianci, ma è proprio questa promessa a scatenare le polemiche.

La Cianci dimentica un altro solenne impegno preso dal sindaco emerito Luciano Lapenna nel  programma elettorale del 2011, cioè che la raccolta sarebbe stata portata al 70%”, ricorda Dina Carinci, consigliera comunale del Movimento 5 Stelle, “si è distratta oppure a ridimensionare l’obiettivo sono intervenuti problemi tecnici? Le sue dichiarazioni appaiono vuote e prive di soluzioni idonee ad elevare i livelli della differenziata. Non parla dell’isola ecologica, progetto che affonda le radici in epoche ormai remote e che meriterebbe date precise di realizzazione. Non parla del pessimo servizio erogato dalla Pulchra per i rifiuti ingombranti, per i quali esistono liste di prenotazione così lunghe da richiamare quelle ospedaliere ed incoraggiare l’abusivismo. Non si parla dei sistemi innovativi di raccolta ed incentivazione ormai diffusi in tante città, tipo gli eco-compattatori il cui impiego è stato approvato dal Consiglio comunale su proposta del M5S. La Cianci si compiace dei risultati raggiunti con il passaggio dal 50 al 60% di differenziata. Ma cosa c’è di miracoloso in questo? Cosa c’è di meritorio? Forse l’assessore Cianci e il sindaco Francesco Menna dovrebbero applicarsi maggiormente alla risoluzione dei problemi e rispondere alle giuste critiche con i fatti e non con parole di autocompiacimento e con ulteriori promesse”, conclude la pentastellata.

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