Possono essere aperti, chiusi e parzialmente chiusi, e una volta installati nei mesi invernali devono essere smontati in estate. Sono i dehors, aree a servizio di attività commerciali e strutture turistico-ricettive variamente attrezzate e delimitate.
Pedane e gazebo già esistenti devono essere rimossi se non risultano in linea con le nuove regole: per le strutture aperte l’adeguamento deve avvenire entro tre mesi dall’entrata in vigore del disciplinare, per tutte le altre entro sei mesi. In caso contrario scattano la decadenza della concessione e l’applicazione delle relative sanzioni.
Le dimensioni, le caratteristiche strutturali, le distanze e gli arredi sono disciplinati da un regolamento che nei giorni scorsi è stato approvato in Consiglio comunale con i voti della sola maggioranza (astenuta l’opposizione, fatta eccezione del capogruppo del Nuovo Faro, Edmondo Laudazi che ha votato contro).
Ieri mattina il disciplinare è stato al centro di una conferenza stampa convocata dal sindaco Francesco Menna, affiancato per l’occasione dall’assessore Carlo Della Penna, dalla presidente della Commissione Affari Generali ed Istituzionali, Maria Molino e dal presidente provinciale della Confesercenti, Simone Lembo.
“E’ un importante strumento per la città concertato con la Soprintendenza ai Beni Architettonici”, ha esordito il primo cittadino che nei giorni scorsi aveva sottolineato il fatto che si tratta del primo regolamento del genere in Abruzzo, “invito tutti i proprietari di attività commerciali che hanno già i dehors a rivolgersi ai nostri uffici per ogni tipo di chiarimento. Questa regolamentazione ci aiuta a mettere tutti sullo stesso piano con uguali diritti e doveri”.
Per richiedere l’installazione dei dehors aperti è sufficiente la richiesta in Comune, per le strutture parzialmente chiuse e chiuse è necessario presentare la richiesta allo Sportello unico per le attività produttive e sarà necessario ottenere la preventiva autorizzazione di occupazione di suolo pubblico.
Soddisfatta la Confesercenti che in questi anni ha spesso sollecitato la precedente amministrazione comunale a risolvere un problema molto sentito in città.
“Oggi abbiamo regole chiare e trasparenti, che eviteranno la concorrenza sleale”, è il giudizio di Lembo.
Nella fase di redazione del disciplinare le associazioni di categoria sono state consultate dal presidente della Commissione Assetto del Territorio, Marco Marra.