Gestione della piscina comunale, tariffe, disabili: questa mattina il sindaco Luciano Lapenna ha tenuto una conferenza stampa per fare il punto della situazione anche alla luce di alcuni articoli apparsi nei giorni scorsi. ''E' falso ed irresponsabile - ha sottolineato Lapenna - far credere che i cittadini diversamente abili possano fare attività terapeutiche presso la piscina comunale. Ed i motivi sono fin troppo ovvi: l'altezza dell'acqua e la temperatura non sono adeguate così come non sono adeguati i sistemi d'ingresso e di uscita dalla vasca. E poi tra il personale tecnico non c'è nessun abilitato a svolgere attività terapeutica o riabilitativa che sono riconducibili esclusivamente ed unicamente a personale medico e sanitario qualificato e specializzato quali ortopedici e fisioterapisti. Nella piscina comunale della nostra città - ha aggiunto il sindaco - è possibile solo fare attività di scuola nuoto ed attività acquatiche ludico sportive, quindi i diversamente abili possono prendere lezioni di nuoto. In questo caso i cittadini diversamente abili sono seguiti da istruttori di nuoto federali ed è fin troppo ovvio che una lezione di nuoto, se pur benefica e gratificante è, senza possibilità di essere smentita, cosa diversa di una seduta terapeutica o riabilitativa. Ne consegue - ha aggiunto il sindaco - che questa Amministrazione, oltre a non poter fare concorrenza a strutture sanitarie riconosciute sia pubbliche che private, di certo non lo sogna nemmeno e, circostanza ancora più importante, chiama le cose con il proprio nome, non illude i diversamente abili e rispetta così la loro condizione. E' falso - ha detto ancora il sindaco - far credere che sia una cosa fuori dal normale far pagare ai cittadini diversamente abili le attività ludico sportive: basta fare facili, piccole e semplicissime indagini per accorgersi del contrario. Nella piscina comunale di San Salvo i diversamente abili, per i normali corsi di nuoto, pagano 100 euro a trimestre e non c'è distinzione tra le diverse percentuali di invalidità. In quella di Pescara, sede di una tra le più importanti scuole federali del Comitato Italiano Paraolimpico, i cittadini diversamente abili, per sole 12 lezioni, pagano 39 euro oltre la quota di iscrizione di 12 euro. Per la piscina di Vasto - ha concluso il sindaco Luciano Lapenna - si è adottato un listino che tiene conto del diverso grado di invalidità rendendola assolutamente concorrenziale rispetto alle realtà del comprensorio, venendo incontro al cittadino maggiormente disagiato''. Al diversamente abile con una percentuale riconosciuta fino al 74 per cento viene applicata la seguente tariffa a trimestre (24 lezioni): 10 euro per l'iscrizione; 115 meno il 20 per cento, dunque 92 euro per le lezioni per un totale di euro 102. Al diversamente abile con una percentuale oltre il 74 per cento viene applicata la seguente tariffa a trimestre, cioè per 24 lezioni: 10,00 euro per l'iscrizione. 115 euro meno 2 per cento, 92 euro per le lezioni. Totale 102 euro meno il 40 per cento, dunque 69 euro per le lezioni. Totale 79 euro. Le quote di iscrizione sono tali e non vengono pagate per i rinnovi successivi''.